Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] (non solo della maggioranza cattolica, ma anche del clero luterano e calvinista). Le Chiese tedesche persero il loro status di de sociologie des religions", 1959, VIII, pp. 105-111.
Martin, D.A., The denomination, in "British journal of sociology", ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] è comminata la scomunica per i frati che avessero tenuto presso di sé qualsiasi libro di Lutero, oppure di Melantone, Brent, Calvino, Bullinger, Martin Buzer e altri (in questo ordine vengono citati). Il sospettato di eresia non avrebbe potuto esser ...
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FIDATI, Simone (Simone da Cascia)
Enrico Menestò
Nacque alla fine del sec. XIII (sono state proposte date tra il 1280 e il 1295) a Cascia (ora prov. di Perugia). Scarse sono le notizie sulla sua vita; [...] pp. 100-119; A. V. Müller, Una fonte ignota del sistema di Lutero: il beato F. da Cascia e la sua teologia, in Bilychnis, XVII S. F. von Cascia und Hugolin von Orvieto und Martin Luthers Kritik an Aristoteles, in Archiv für Reformationsgeschichte, ...
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DI CAPUA, Pietro Antonio
Andrea Gardi
Nacque nel 1513 da una grande famiglia feudale napoletana, secondo figlio di Annibale e Lucrezia Arcamone; il fratello maggiore Vincenzo ottenne per matrimonio [...] quando, nel dicembre 1545, la scoperta del circolo luterano di Roma lo coinvolse nei sospetti di eresia, perché , Sacrorum concil. nova et ampliss. collectio, XXXVI, a cura di J. B. Martin - L. Petit, Paris 1911, coll. 105*-108*; L. von Pastor, Storia ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] 1976, ad ind.; Storia della Chiesa, dir. da H. Jedin, VIII, 1-2, Milano 1977, ad ind.; G. Martina, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, III, Brescia 1995, ad indicem.
Si vedano inoltre: F.A. Gualterio, Gli ultimi rivolgimenti italiani, II ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] di Vena. Nonostante nel 1417 a Costanza l'elezione di Martino V avesse posto fine allo scisma d'Occidente e reso A. F. († 1443) generale OESA arcivescovo di Nazareth e la teologia di Lutero, in Bilychnis, III (1914), pp. 373-387; F. Ehrle, I ...
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BROCARDO, Iacopo
Antonio Rotondò
Eretico e visionario del sec. XVI, non se ne conosce l'anno della nascita. Fino all'anno del definitivo espatrio (1568) le notizie su di lui sono frammentarie. Quel [...] aveva lodato molto le opere del riformatore di Strasburgo Martin Butzer, che aveva incontrato durante il soggiorno in Francia del Vangelo sono vicini. A partire dalla predicazione di Lutero, vi sono stati quarant'anni di persecuzione e trentacinque ...
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LUPETINO (Lupatino, fra Baldo d'Albona; la forma moderna croata Lupetina non è attestata nel secolo XVI), Baldo
Silvano Cavazza
Nacque ad Albona, sulla costa orientale dell'Istria veneziana, nel 1502 [...] il L. gli avrebbe letto passi delle opere di Lutero (Mirkovič, p. 56 e n.).
Flacio, infatti, Graciotti, Firenze 1983, pp. 40 s., 43 s., 47, 52; J. Martin, Venice's hidden enemies. Italian heretics in a Renaissance city, Berkeley - Los Angeles ...
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BOTTURNIO (Bochturnius), Anselmo
Adriano Prosperi
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Giacomo "de Buttaris" (cognome che egli più tardi latinizzò in "Bochturnius") di Castel Goffredo; le fonti [...] , sono state ampiamente confutate, si tratta ora di affrontare le affermazioni di Lutero sulle indulgenze. Egli lo fa prendendo come base l'Appellatio F. Martini Luther ad concilium, oltre alle novantacinque tesi e alle Resolutiones disputationum de ...
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Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] rivelò infine quale limite della sua azione proselitistica, e indebolì assai la sua posizione di riformatore: si inimicò infatti e Lutero e gli Svizzeri, ondeggiando fra l'uno e gli altri nella polemica sull'Eucaristia. La sua opposizione all'Interim ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...