VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] complesse, remote e prossime, le cause. La vittoria di Carlo Id'Angiò a Benevento aveva iniziato un nuovo periodo storico per l e Carlo di Valois, che papa Martino IV aveva investito del regno d'Aragona, dalle trattative che menarono agli accordi ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] i pilastri della barriera che baroni e magistrati isolani opponevano da decenni alla politica antifeudale della monarchia. Al centro stava l'interpretazione dei capitoli Si aliquem di Giacomo d'Aragona
La restaurazione di Martino poté quindi essere ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] i fautori del Conti. E tra questi colui che più esce allo scoperto è il cardinale Annibale Albani. A lui ancora ostili gli "spagnoli"; a lui non favorevole il cardinale Francesco Acquaviva d'Aragona , Lo Stato pontificio da Martino V a Pio IX, ...
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INNOCENZO IX, papa
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre, Antonio, proveniva da Cravegna [...] era tra i candidati filospagnoli (avendo ottenuto anche l'appoggio dei cardinali d'Aragona, Salviati, 1972, pp. 33-46; M. Caravale - A. Caracciolo, Lo Stato pontificio da Martino V a Pio IX, Torino 1978, ad ind.; F. Russo, Regesto vaticano per la ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] D. Confuorto, Giornali di Napoli dal 1679 al 1699, I, a cura di N. Nicolini, Napoli 1930; B. Katterbach, Referendarii utriusque Signaturae a Martino V usque ad Clementem IX, Città del Vaticano 1931; E. Gentile, Un grande archivio gentilizio (Aragona ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] negli anni seguenti le conseguenze del grande interdetto. I re d'Aragona, fin dall'epoca di Urbano II, beneficiarono della anonimo poema e una testimonianza personale del 1202), e Martino di Troppau espresse il giudizio che si manterrà intatto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] di papa Eugenio IV (1431), dopo l’opera restauratrice di Martino V; ma l’opera si allargò presto a partire dalla restaurazione era succeduto a re Alfonso d’Aragona, mentre Giovanni d’Angiò, figlio di re Renato, rivendicò i diritti della sua casa alla ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] condusse nel 1280 le trattative fra Rodolfo d'Asburgo e Carlo Id'Angiò.
Martino IV lo faceva cardinale diacono di S il papa contasse effettivamente sulla efficienza militare del re d'Aragona, o sulla sua buona volontà di combattere veramente contro ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] 36, 531-32); E. Pontieri, Ferrante d'Aragona re di Napoli, Napoli 1969, pp. dell'Antico nei secoli XV e XVI. Da Martino V al Sacco di Roma, a cura di S 68-110; M.C. Dorati da Empoli, I lettori dello Studio e i maestri di grammatica a Roma da Sisto IV ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] d’Europa, secondo le visioni polemiche di protestanti, laici razionalisti, cattolici rigoristi, ma anche di studiosi e scrittori di rilievo (si pensi in Italia a Carlo Levi, Ernesto De Martino, Gabriele De Rosa)72 per i di Ferrante d’Aragona. Studi e ...
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