Città della Romania, capoluogo del dipartimento di Cojocna e vera capitale della Transilvania. È situata presso la confluenza del SomeŞ Mic col Nadas, a 348 m. s. m., in un paese di colline alte dai 500 agli 800 m., in parte nude e in parte coltivate, a 30 km. dal massiccio montagnoso dei Bihor. Si stende sulle larghe terrazze della riva destra del SomeŞ al piede d'una scarpata d'arenarie (405 m.) ...
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I geografi dànno il nome di Carpazî all'insieme di montagne che, disegnando un arco attraverso l'Europa centrale, traversano la Cecoslovacchia, la Polonia, la Romania, da Bratislava, sul Danubio, ad Orşova [...] 1909; M. Lugeon, Les mappes de recouvrement de la Tatra, in Bul. Soc. Vandoise sc. nat., 1903; É. de Martonne, La Valachie, Parigi 1902; id., Recherches sur l'évolution morphologique des Alpes de Transylvanie, Parigi 1907; id., Étude morphologique ...
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Regione naturale ben caratterizzata del bacino parigino, la quale si estende al sud di Parigi, comprendendo quasi tutto il dipartimento d'Eure-et-Loir e una parte del Loiret, con una superficie di quasi 8000 km.
Un calcare spesso, con frequenti spaccature e molto permeabile, ricoperto d'un limo rosso, costituisce l'altipiano uniforme, senza alberi, senza fiumi, con rare agglomerazioni, che durante ...
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II nome di Cevenne, applicato talvolta a tutto il margine orientale del Massiccio Centrale francese, designa solo la parte sud-orientale di esso, che si stende press'a poco fra Aubenas sull'Ardèche e le Vigan sull'Hérault, nei dipartimenti dell'Ardèche, della Lozère e del Gard. Si tratta d'una regione selvaggia e molto accidentata. Le altezze massime raggiungono solo 1600-1700 m. (l'Aigoual, 1567 m., ...
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"Costa" quasi continua nella Francia, dentellata da strette vallate dette combes, che con direzione NE.-SO. si estende per circa 50 km da Digione a Chagny, dominando da 150 m. di altezza la pianura della Saona; traversa la Borgogna e fa parte della grande linea spartiacque che separa le acque che vanno all'Oceano da quelle che vanno al Mediterraneo; culmina nel Bois Janson (636 m.). La Costa d'Oro ...
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Geografo francese, nato a Meudon (Hauts-de-Seine) il 16 giugno 1909, morto a Parigi il 2 giugno 1984. È stato allievo e poi collaboratore di E. de Martonne alla Sorbona. Sulla scia del maestro, si è dedicato [...] metà del 20° secolo. È in gran parte suo merito l'affinamento degli studi geomorfologici, già avviato da de Martonne, con il superamento della passiva e totale accettazione della teoria di Davis. Si devono a B. importanti innovazioni metodologiche ...
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Geografo (Bucarest 1885 - ivi 1935), prof. nelle univ. di Iaşi (dal 1916), Cluj (dal 1919) e Bucarest (dal 1929). La sua formazione, avvenuta soprattutto in Occidente, alla scuola di A. Penck e di E. de [...] Martonne, lo portò a privilegiare la geomorfologia, campo nel quale pubblicò numerosissimi lavori, fra cui particolarmente importante Cîmpia Romînǎ ("La pianura romena", 1915). Si occupò anche di etnografia e di storia della geografia e svolse un ...
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Geografo portoghese (Lisbona 1911 - Sabugo, Lisbona, 1997), prof. (1942-81) nell'univ. di Lisbona presso la quale istituì e a lungo diresse il Centro di studî geografici, vicepresidente dell'Unione geografica [...] dal 1976. Allievo dell'etnologo J. Leite de Vasconcelos, si formò come geografo in Francia, alla scuola di E. de Martonne e di A. Demangeon. Nella sua vasta produzione scientifica, che spazia in diversi campi della geografia e sulla quale ebbero ...
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Geografo (Loznica, Serbia, 1865 - Belgrado 1927); prof. nell'univ. di Belgrado dal 1893, presidente dell'Accademia delle Scienze di Belgrado dal 1919. Si occupò prevalentemente di geografia fisica e in [...] Un testo che riassume le sue esperienze e le sue idee sul carsismo, da lui lasciato manoscritto, messo a punto da E. de Martonne e, dopo la morte di questi, da B. Z. Milojević, comparve solo nel 1960 con il titolo La géographie des terrains calcaires ...
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Nell'ambito della morfologia terrestre e dai diversi studiosi della materia il termine è diversamente impiegato; con un significato generico da un lato e per fenomeni specifici dall'altro.
Genericamente [...] il piede del piano di acclività.
Bibl.: G. Rovereto, Forme della Terra. Trattato di geologia morfologica, I e II, Milano 1923; E. De Martonne, Traité de géographie phys., Parigi 1926-29; A. Supan, Grundzüge der phys. Erdkunde, I e II, Lipsia 1930. ...
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