SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] fu poi estesa alla questione dell'applicazione della legge e al problema della punizione. La maggior parte degli studiosi d'ispirazione marxista si dedicò a questi argomenti (la legge e la punizione). Si giunse a sostenere che l'insistenza con cui l ...
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Impiegati e funzionari
Martin Baethge
Problemi di definizione e prospettive
Come dimostra la storia dell'espressione 'colletti bianchi', la categoria impiegatizia costituisce un oggetto di studio relativamente [...] e rimase un tema centrale sino alla fine della Repubblica di Weimar. Il fatto che anche la tradizione di pensiero marxista nel movimento operaio tedesco e austriaco accettasse la tesi degli impiegati come nuovo ceto medio può essere ricondotto a due ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] in senso corporativo. Come in Italia, si è sentito il bisogno di purificare le organizzazioni operaie dall'ideologia marxista per inquadrarle poi nell'ordinamento politico-giuridico nazionole. Il primo passo, nel senso di una rieducazione spirituale ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] politico di Georges Sorel. Punto di partenza di Sorel è una concezione classista della società (di chiara origine marxista) rigorosamente binaria: le classi sono solo due, quella dei proletari e quella dei capitalisti. Da questa premessa scaturisce ...
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Relazioni internazionali
Marco Carnovale
Sommario: 1. Le relazioni internazionali come disciplina di studio. 2. Le relazioni internazionali alla fine del Novecento. a) La fine dell'eurocentrismo. b) [...] Ciò, in primo luogo, in virtù del vuoto geopolitico creato dal ritiro sovietico, concomitante al crollo dell'ideologia marxista; in secondo luogo, a causa del mancato emergere di nuove superpotenze militari; e infine per la preponderanza statunitense ...
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Socialismo
Iring Fetscher
sommario: 1. I limiti dello Stato sociale e la critica neoconservatrice: nuove sfide per il socialismo democratico. 2. Socialismo e ‛nuovi movimenti sociali'. 3. Obiettivi [...] può essere realizzato solo nel contesto di una Europa più unita politicamente, economicamente e culturalmente.
La vecchia concezione marxista di una rivoluzione proletaria mondiale e la tesi leninista di una collaborazione tra i movimenti nazionali e ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] alla teoria critica della Scuola di Francoforte, dall'esistenzialismo a varie teorie post-strutturaliste. Nelle sue varianti di tendenza marxista sembra essere una corrente più moderna che postmoderna, in quanto parte dall'assunto che le leggi e la ...
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Diritti dell'uomo
Louis Favoreu
sommario: 1. La nozione di diritti dell'uomo. 2. Le tre generazioni di diritti dell'uomo. 3. I titolari o beneficiari dei diritti. a) Persone fisiche e persone giuridiche. [...] Michel Foucault si sono lasciati andare a un'aspra critica delle libertà ‛borghesi' e a un'apologia dei sistemi marxisti. Oggi la situazione è molto cambiata: dopo la caduta del muro di Berlino - avvenuta proprio nel bicentenario della Dichiarazione ...
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Diritto
Situazione caratterizzata da posizioni contrastanti e incompatibili, con riferimento a organi amministrativi o autorità giudiziarie. Si verifica quando vi è discordanza sull’individuazione dell’autorità [...] c. di classe; in questo caso si parlerà di c. di struttura. Su un versante teorico opposto a quello marxista, alla teoria struttural-funzionalistica il c. non appare come inevitabile e oggettivo, ma piuttosto come risultato della cattiva integrazione ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] o, il che è lo stesso, alla condizione dell'operaio dell'industria, è frequente tra scrittori di derivazione marxista o appartenenti all'eterogenea area del socialismo giuridico (si rammenti in particolare l'opera di Menger, che eserciterà per ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...