Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] (cielo, terra e mondo sotterraneo), è attraversato da un pilastro cosmico in forma di a. o di organo sessuale maschile o di pilastro, lungo il quale lo sciamano ascende al cielo.
Albero della croce
Motivo iconografico legato alla descrizione ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] di accordo sussiste in presenza di aggettivi attributivi che si riferiscono a due o più nomi coordinati. Se i due nomi sono entrambi maschili o entrambi femminili, l’aggettivo assume la forma plurale e il genere dei nomi cui è riferito. Se i due nomi ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] altri termini del genere (palloso, palla «bugia», avere le palle).
Le discriminazioni e i pregiudizi contro l’omosessualità (soprattutto maschile) o la sessualità indebolita o dubbia accomunano quasi tutte le lingue e le culture e producono anche in ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] → conteggio, palleggiare → palleggio, pareggiare → pareggio).
I nomi femminili in -a sono in numero minore e, a differenza dei maschili, di produttività dubbia; anche in questo caso prevalgono i nomi di azione (conquista, ricerca, sfida, sosta) e le ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] di origine greca quali: algo- «doloroso», amilo- «amido», ampelo- «vite, uva», andro- (anche suffissoide) «uomo, maschile» (nella terminologia botanica «stame»), anemo- «vento, corrente d’aria», angio- nella terminologia botanica «contenitore di semi ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] terzo.
Negli ordinali frazionali il numeratore è sempre espresso da un cardinale e il denominatore, di norma, da un ordinale maschile, singolare quando il numeratore è uno, plurale quando il numeratore è superiore a uno: ¼ e un quarto, ¾ e tre ...
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Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] uguale e tutti singolari, l’a. può essere singolare o plurale. Se sono di genere diverso e tutti singolari, si ha il maschile plurale o concordanza con il sostantivo più vicino. In italiano l’a. di norma segue il sostantivo, ma in molti casi può ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] associate alle vocali finali originarie:
(a) indicazione del plurale, in coppie del tipo pĕdem / *pĕdi;
(b) indicazione del maschile, in coppie del tipo nŏvum / nŏvam;
(c) indicazione della persona verbale, in coppie del tipo dŏrmīs / dŏrmĭt.
La ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] si utilizza un solo termine per indicare lo stesso grado di parentela per ambedue i rami della famiglia, quello maschile e femminile (ad es. cugino / cugina), mentre la distinzione di ➔ genere viene data normalmente dall’uso del morfema denotante ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] «togliere»; di nomi come il serpe (in senso figurato) e il Baldìa; dell’aggettivo veruno; del pronome soggetto maschile singolare questi; di avverbi e congiunzioni desueti, come dacché, finanche, vieppiù, gran fatto «granché».
(e) la saldezza del ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...