L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] mangiate tre (Cordin 2001: 650).
Con nomi di entrambi i generi, l’aggettivo attribuito all’uno e all’altro nome è al maschile plurale (un gatto e una gatta rossi). Con nomi al plurale, la soluzione di accordare l’aggettivo al nome più vicino risulta ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] , -i femm. > lat. tardo dialectus -i > it. dialetto masch.; anche il neutro etimologico può dar luogo in italiano a esiti maschili al sing. e femminili al plur.: lat. fŏlĭu(m) -ii neutro > it. foglio masch. (av. 1313), e lat. tardo fŏlĭa(m ...
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ASTERISCO
L’asterisco è un segno grafico (*) che può avere molteplici funzioni.
• Rinvia a una nota a margine o a piè di pagina.
• Indica il tipo car* tutt*
Era figliuolo di un mercante di *** (questi [...] evitare il cosiddetto uso “sessista” della lingua. Con soluzioni come car* tutt* si intende evitare l’uso del maschile generalizzato previsto dalla norma grammaticale (cari tutti riferito a donne e uomini), ma anche la dicotomia di genere implicita ...
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ACCRESCITIVI, SUFFISSI
Nell’ambito dei meccanismi dell’➔alterazione, i suffissi accrescitivi indicano un accrescimento di tipo quantitativo o qualitativo. Possono essere usati in combinazione con diversi [...] è -ona
casa ▶ casona
bella ▶ bellona
ma spesso anche ai nomi femminili viene aggiunto -one, creando così un accrescitivo maschile
una donna ▶ un donnone
una barca ▶ un barcone
una testa ▶ un testone
Meno usati sono -acchione e -accione ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] Hz se la vocale a contatto è aprocheila, intorno ai 700 Hz se la vocale è procheila. Tali valori si riferiscono a una voce maschile (per una voce femminile è sufficiente aumentarli del 15%). Infine va detto che anche la F1 varia al variare del luogo ...
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MATTINO O MATTINA?
Sono due parole di genere diverso che derivano dallo stesso aggettivo latino, matutinus: più precisamente, mattino viene da (tempus) matutinum, mattina da (horam) matutinam. Entrambe [...] mattina / del mattino
In altre frasi e ➔locuzioni, invece, l’uso ha imposto una forma o l’altra.
• Si usa sempre il maschile mattino in espressioni come
sul far del mattino, di buon mattino, durare lo spazio di un mattino, il buon giorno si vede ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] categoria di numero, in quanto per i nomi il genere è di norma predeterminato, cioè ciascun nome è o maschile o femminile (➔ morfologia; ➔ parole ambigeneri). Il paradigma dei nomi dell’italiano è quello dello schema seguente, contenente come esempio ...
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BARBERA: IL O LA?
Entrambe le soluzioni sono accettabili
Il vitigno di questo ottimo Barbera sorge a Canale d’Alba (www.docwine.it)
Una Barbera che punta all’eccellenza (L. Veronelli, «Corriere della [...] come
la barbera, la bonarda, la freisa
Tuttavia, per molti di questi nomi è piuttosto comune anche l’uso al maschile (ovvero la concordanza implicita con un sottinteso vino)
il (vino) barbera, il (vino) bonarda, il (vino) freisa.
VEDI ANCHE genere ...
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Lingua ebraica postbiblica i cui inizi coincidono con quelli dell’era cristiana e il cui sviluppo si estende fino ai nostri giorni. In origine lingua d’uso, andò progressivamente restringendosi all’ambito [...] un influsso dell’ebraico biblico, concretizzato, per es., nel ritorno di norma alla desinenza -īm (e non più -īn) del plurale maschile; per il resto, tuttavia, i caratteri del più antico n. appaiono conservati, pur se integrati da nuovi vocaboli e da ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] lettere dell’alfabeto italiano è eterogeneo (anche per quanto riguarda il genere, che è prevalentemente femminile, ma per alcuni casi anche maschile: la x ma il k). Di costante c’è solo il fatto che tutti i nomi delle lettere sono invariabili al ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...