raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] originati da processi nucleari o subnucleari e, per estensione, in processi di frenamento: v. raggi gamma. ◆ [RGR] R. gravitazionale: per un corpo di massa M è la quantità GM/c2, con G costante della gravitazione e c velocità della luce nel vuoto: v ...
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moto
mòto [Der. del lat. motus -us, dal part. pass. motus di movere "muovere"] [LSF] L'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra; si contrapp. a quiete [...] I 592 a. ◆ [RGR] Approssimazione di m. lento: v. gravitazionale, moto relativistico: III 89 b. ◆ [MCC] Atto di m ] Quantità di m.: per un punto materiale, il vettore prodotto della massa per la velocità, detto anche impulso (lineare): v. dinamica: II ...
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Urano
Urano [Lat. scient. Uranus, dal gr. oyranós "cielo, volta celeste", e nome del dio gr. del cielo] [ASF] Il settimo, in ordine di distanza dal Sole, tra i pianeti del Sistema Solare: v. Sistema [...] il suo diametro medio misura 50 800 km (4 volte quello della Terra) e la massa è di 8.66 1025 kg (cioè 14.5 volte quella della Terra); di Cordelia e Ofelia, che confinano, con il loro campo gravitazionale, le particelle dell'anello ε (v. oltre); si ...
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stella
stélla [Lat. stella] [ASF] Nome generico dei corpi celesti, di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme [...] è la più luminosa, e la secondaria, o compagna) che orbitano intorno al comune centro di massa per effetto della mutua attrazione gravitazionale; si distinguono le s. doppie visuali, osservabili con un telescopio e le s. doppie fisiche, osservabili ...
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Nettuno
Nettuno [Il dio del mare nella mitologia romana] [ASF] Pianeta del Sistema Solare, sino alla scoperta (1930) di Plutone considerato il più lontano (circa 30 unità astronomiche, cioè circa 4.5 [...] .5; il raggio equatoriale è 4 volte quello terrestre, la massa 17.26 quella terrestre; per tali caratteristiche, e anche per il siano formati altrove e siano poi stati catturati dal campo gravitazionale del pianeta. (e) Anelli. Nel 1846, poche ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] fissato un dinamometro che sostiene una massa m; lo strumento indica il normale peso mg della massa se l'ascensore è fermo o una stella scambiano parte della loro energia con il campo gravitazionale; se, come generalm. accade, la sorgente e il ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] la nebulosa si contraeva per effetto della forza gravitazionale; divenuta la rotazione sufficientemente rapida, si sarebbe di essa, finendo con il concentrarsi in un'unica massa gassosa per dare origine al primo pianeta; la formazione degli ...
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materia
matèria [Lat. materia] [LSF] Nel signif. più generico, ciò che dà sostanza alle cose naturali e che si conserva indefinitamente, eventualmente trasformandosi e mutandosi in energia, secondo il [...] dell'equivalenza tra massa (≡ quantità di m massa ed elettroni, sebbene in condizioni tali da non emettere radiazione. La m. oscura non barionica sarebbe costituita di materiali intrinsecamente diversi, soggetti solo alla forza gravitazionale ...
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Amedeo Balbi
La scoperta dei pianeti erranti
La ricerca di pianeti intorno ad altre stelle (o pianeti extrasolari) è uno dei filoni di studio più attivi nell’astrofisica contemporanea. Negli ultimi quindici [...] essi si siano formati in isolamento, in modo simile a una stella, dal collasso gravitazionale di una nube di materiale, senza però aver raggiunto la massa necessaria a innescare le reazioni nucleari. Un’altra possibilità è che essi si siano formati ...
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Saturno
Saturno [Lat. scient. Saturnus, nome di un dio romano] [ASF] Il sesto pianeta del Sistema Solare, in ordine di distanza dal Sole, caratteristico per il suo sistema di anelli luminosi, visibili [...] le caratteristiche geometriche e dinamiche osservate (raggio, massa, schiacciamento, ecc.). Un altro problema riguardante S 'eccesso di energia viene irradiato a spese del-l'energia gravitazionale, dissipata in una lenta contrazione dell'astro. (b) ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...