Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] delle somme da versare alla banca centrale è, invece, uno dei modi con cui si può modificare la crescita della massa monetaria all'interno del sistema economico, tramite l'effetto sul valore del moltiplicatore dei depositi. Nel corso del tempo la ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] tipo. Sostiene che il banchiere centrale deve avere occhi soltanto al grafico che gli indica l’andamento di crescita della massa monetaria e che deve preoccuparsi soltanto di mantenerla graduale e costante. Tutto il resto non esiste. L’io cartesiano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] statale dei più svariati rami di assicurazione sociale è [...] un ideale che si muove entro una bassura: l’esistenza di masse umane le quali hanno bisogno di essere costrette alla previdenza, alla organizzazione e alla solidarietà (in Id., Gli ideali ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] li sarebbe stato aperto come s'usa, et con quella pigliarla, en entrar dentro con tutto il resto della massa". In realtà il B. probabilmente puntava su una sommossa da scatenare in Pisa contemporaneamente all'arrivo dei Lucchesi: poiché accennarne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] «regolare il progresso del benessere» per evitare che esso andasse a danno dei più poveri. Egli riteneva infatti che
la massa degli inglesi sembra[va] dimenticare, al pari dei filosofi, che l’aumento delle ricchezze non è lo scopo dell’economia ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] disciplina è stata per lo più concepita fino a qualche decennio fa. Ragion per cui tutta quella eccezionale massa documentaria restò praticamente trascurata» (In ricordo di Carlo Cipolla, Bologna 2001, p. 43).
Cipolla evitò queste 'trappole' grazie ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] Ottocento e il fascismo, Manduria-Bari-Roma 1990, pp. 63, 81, 108, 116-119, 137, 249, 283; M. Ridolfi, Il PSI e la nascita del partito di massa, 1892-1922, Roma-Bari 1992, pp. 6, 18, 57, 108 s., 112 s., 139, 158-162, 165-167, 176 s., 179, 213, 220; Z ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] pensiero di uomo di cultura e di manager industriale proponendo la sua visione di una moderna società democratica di massa incardinata sul ruolo centrale riservato allo sviluppo tecnologico.
Tra le opere edite del L. (tutte pubblicate a Milano, salvo ...
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FALCK, Enrico
Mario Fumagalli
Unico figlio di Georges Henri e di Barbara Noblat, nacque nel dicembre (forse il 13) 1828 a Cernay, presso Mulhouse (Francia), accolto nella Chiesa riformata locale - cui [...] , sulla protezione geografica: cose che però andavano perdendo efficacia su mercati sempre più dominati dalle produzioni di massa. Le miniere sociali erano frazionate e l'estrazione era limitata dalla esiguità delle vene, inconveniente comune a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Robertino Ghiringhelli
Una corretta lettura sia delle pagine economiche sia di quelle ‘civili’, cioè dedicate alla filosofia, al diritto e alla politica, fa emergere l’originalità [...] funzione esercitata dalle leggi nell’incremento delle ricchezze nonostante ne apprezzi la franchezza con la quale afferma che «la massa degli inglesi sembra dimenticare, al pari dei filosofi, che l’aumento delle ricchezze non è lo scopo dell’economia ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
massivo
agg. [dal fr. massif]. – 1. Propr., che costituisce una massa, che si muove o agisce in massa; ma usato di solito in alternativa e con sign. affine a massiccio, cioè ingente, quantitativamente abbondante, e sim.: immigrazione, emigrazione...