Uomo politico e pensatore (Ales, Cagliari, 1891 - Roma 1937). Membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo (1919), fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista (1923). Divenuto segretario del Partito [...] (PCd'I) e deputato (1924), affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti. Nel 1924 fondò il quotidiano politico l'Unità, organo del PCd'I. Per la sua attività e per le sue idee ...
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BALABANOFF, Angelica (Anželika Isaakovna Balabanova)
Francesco M. Biscione
Nacque a Černigov, nei pressi di Kiev, il 4 ag. 1877 da famiglia ebraica benestante (il padre, Isaak, era proprietario terriero [...] lo spazio politico sia per motivi generali (l'avanzata dei fascismi) sia per la continua emorragia di militanti dal campo massimalista verso le aree comunista e riformista, la B. si trasferì nel 1936 negli Stati Uniti d'America dove sarebbe restata ...
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FORTINI, Marco
Aurelio Cevolotto
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 26 apr. 1784 da Antonio e Maria Anna Monti. Di modesta famiglia contadina, grazie alla protezione della nobildonna Laura Correr [...] , con una rete organizzativa piuttosto fragile e con non poche oscillazioni e incertezze ideologiche, tra nostalgie napoleoniche e progetti massimalisti di tipo repubblicano-federalista. Dal canto suo poi il F. non andò mai oltre il grado di semplice ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] socialiste: il Partito socialista unitario (riformisti) ebbe 437.744 voti (6,1% dei voti, con 25 deputati), il PSI (massimalisti) 338.936 voti (4,7% dei voti, con 22 deputati). I due partiti socialisti si trovarono uniti nell'opposizione aventiniana ...
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FILIPPETTI, Angelo
Giuseppe Sircana
Nacque ad Arona, in provincia di Novara, il 26 genn. 1866 da Cesare e da Giulietta Pisoni. Di famiglia agiata, aderì fin dalla giovinezza alla causa delle classi [...] Sanità proletaria, del quale il F. fu redattore.
In vista delle elezioni amministrative del 7 nov. 1920 i massimalisti erano ben decisi ad assumere il pieno controllo della rappresentanza consiliare, ma temevano che la totale esclusione dalla lista ...
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D'ARAGONA, Ludovico
Francesco Maria Biscione
Nacque a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 23 maggio 1876 da Salvatore e Francesca Lepori.
Di famiglia agiata, abbandonò a dieci anni la casa paterna e "si [...] socialista del 1908 aveva appoggiato la lista maggioritaria riformista - dinanzi alla crisi socialista ed alla conquista da parte dei massimalisti della maggioranza e della direzione, giunse a parlare, attorno al 1910, del P.S.I. come di un "ramo ...
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TREVES, Claudio
Delio Cantimori
Pubblicista e parlamentare socialista, nato a Torino il 24 marzo 1869, morto a Parigi il 10 giugno 1933. Pseudonimi: Rabano Mauro (in Critica Sociale); Gaio Ulpiano, [...] non distingueva dagli antichi estremisti. Nel 1921, dopo il congresso di Livorno, che segnò la scissione dei massimalisti e la nascita del Partito comunista, con Turati rimase a capo del Partito socialista definito "unitario" Combatté decisamente ...
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GNUDI, Ennio
Giuseppe Sircana
Nacque il 18 genn. 1893 a San Giorgio di Piano, nel Bolognese, da Giuseppe e da Albina Baroni. A Bologna - dove la famiglia si era trasferita dal marzo 1896 -, trovò lavoro [...] dei lavoratori (Atti del Consiglio…, pp. 664 s.). A conferma che la sua elezione a sindaco era stata voluta da massimalisti e comunisti come segno di rottura con la tradizione riformista, lo G. "non disse una parola sull'operato dell'amministrazione ...
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Partito socialista rivoluzionario russo
(Partija socialistov-revolucionerov, PSR) Partito politico russo, attivo tra il 1901 e il 1918. Il PSR sorse nel 1901 dalla fusione tra l’Unione settentrionale [...] degli attentati (93 nel 1906 e 74 nel 1907), mentre subiva la scissione della componente anarchica, che fondò l’Unione dei massimalisti. Il PSR riuscì anche a eleggere 37 deputati nella seconda Duma (1907), ma boicottò la terza e la quarta. Nel 1909 ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] in Libia, ma stava ormai emergendo come il più noto oratore e giornalista socialista, per cui, allorché i massimalisti prevalsero sui riformisti (congresso socialista di Reggio Emilia, luglio 1912), fu acclamato tra i maggiori dirigenti del partito ...
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massimale
agg. e s. m. [dall’ingl. maximal, der. del lat. maxĭmus «massimo»]. – 1. agg. Che stabilisce o costituisce il massimo o i massimi. In fisiologia sperimentale, stimolo m., lo stimolo, minore per intensità, capace di provocare la massima...
massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...