Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] mortibus persecutorum, della cui attribuzione ormai pare difficile dubitare82. Composto tra il 313 (anno del trionfo di Licinio su MassiminoDaia, con il quale si conclude l’opera) e il 316 (anno del bellum cibalense, la prima guerra tra Costantino ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] costantiniana per un periodo relativamente breve – dopo la vittoria di Costantino e Licinio sulla coppia di tyranni Massenzio e MassiminoDaia nel 312/313 – e di stabilità minata da una parte dall’intenzione di ricostruire in qualche modo un sistema ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] Come molti storici anglicani, prima e dopo di lui, cita in questo contesto l’editto di tolleranza emanato dal pagano MassiminoDaia nel 313, con l’asserzione retorica che la persecuzione di Diocleziano fu necessaria per il fatto che «quasi tutti gli ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] che, almeno in un primo tempo, egli preferisse che queste cessassero di fatto. La loro riattivazione da parte di MassiminoDaia potrebbe averlo indotto a una sorta di prudente attesa. La conferenza di Carnunto del 308 comportava la cessazione della ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] che i suoi detrattori possono eventualmente muovergli è la mancanza di giudizio nell’alleanza con l’imperatore d’Oriente MassiminoDaia, zelante persecutore. Un accordo – argomenta Eusebio di Cesarea nella sua Storia della Chiesa – che dimostra come ...
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persecuzione dei cristiani
Nella Roma antica, in senso stretto, con il termine «persecuzione» si indicava soprattutto la lotta del governo romano pagano contro il cristianesimo. Tra i motivi all’origine [...] (editto del 249-250); Valeriano (editto del 257 e altro successivo); Diocleziano (editti del febbraio, aprile, novembre 303 e della primavera del 304). Misure ostili, in Oriente, furono prese successivamente anche da Galerio, MassiminoDaia, Licinio. ...
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Licinio, Valerio Liciniano
(Valerius Licinianus Licinius) Imperatore romano (n. 250 ca.-m. 325). Nel 308 fu nominato Augusto. Alla morte di Galerio, governò la Penisola Balcanica, accordatosi con Massimino [...] ; frutto dell’accordo fu anche la promulgazione a Milano (313) del celebre editto di tolleranza verso i cristiani. Morto MassiminoDaia, da lui sconfitto presso Adrianopoli, fu a capo di tutto l’Oriente. Ben presto venne a conflitto con Costantino ...
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