Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] contro di lui lo fece uccidere (310). La morte di Galerio (311) portò allo sfacelo del sistema tetrarchico e all'alleanza tra Massimino e Massenzio contro C. e Licinio. C. dalla Gallia valicò le Alpi, vinse a Torino, conquistò Milano, Verona, e nella ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] e a Licinio, e che non la vittoria di Costantino sull’usurpatore Massenzio, ma la vittoria finale di Licinio sull’imperatore Massimino è esaltata come l’apoteosi del trionfo di Dio sui suoi nemici, non sarebbe azzardato ipotizzare una stesura del de ...
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DURANTE, Pietro (Piero o Piero Antonio)
Floriana Calitti
Appartenente a una famiglia di notai, nacque a Gualdo Tadino (Perugia) presurnibilmente intorno al 1450 e vi mori verso il 1510: al 1507 si interrompono [...] che si hanno sulla sua vita: oltre al fatto che esercitò la professione di notaio, sappiamo che ebbe due figli, Magio e Massimino, che come il padre furono notai e rogarono rispettivamente dal 1527 al 1551 il primo, dal 1524 al 1525 il secondo.
La ...
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Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] . Nel 305, in seguito all'abdicazione di Diocleziano e di Massimiano, G. e Costanzo divennero augusti, mentre Severo e Massimino erano nominati cesari. Alla morte di Costanzo (306) G. nominò augusto Severo, e cesare Costantino, che dalle truppe era ...
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Letterato e teologo (n. forse nella diocesi di Sens 805 circa - m. 862 circa); entrato all'abbazia di Ferrières, compì gli studî a Fulda sotto Rabano Mauro e là strinse amicizia con Gotescalco di Orbais; [...] è destinata alla gloria, un'altra alla dannazione (doppia predestinazione). Letterato elegantissimo si rivela L. nelle vite di s. Massimino e di s. Wigberto; il suo amore per la letteratura antica, la ricerca di manoscritti, testimoniata dall'ampio ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] osserva che questa tradizione era riferita da alcuni a F., da altri a Zefirino.
Poiché con la morte dell’imperatore Massimino gli editti di persecuzione non furono più applicati, il periodo del pontificato di F., sotto Gordiano III (238-244) e ...
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Ponziano, santo
Emanuela Prinzivalli
La data di inizio dell'episcopato si deve fissare per congettura al 230, in quanto la fonte migliore, il Catalogo Liberiano, presenta indicazioni contraddittorie. [...] dei resti di Ippolito, come suggerisce la Depositio martyrum, non può essere anteriore alla fine del regno di Massimino (primavera del 238). I limiti cronologici del pontificato di P. consentono di assegnargli con ragionevole certezza (corroborata ...
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Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] ), che vietò (202) il proselitismo cristiano (secondo alcuni da questa data solamente si potrebbe parlare di p. vere e proprie); Massimino il Trace (m. 238). Le tre p. in seguito a editti sono quelle di Decio (editto del 249-250); Valeriano (editto ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] promozione di Costantino ad Augusto è probabilmente ostacolata dal fatto che egli possiede una tribunicia potestas inferiore a quella di Massimino Daia, e cioè di colui che era al potere da meno tempo, e quindi non può essere nominato Augusto finché ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] addirittura di complotto. Strumento attivo di questa repressione fu soprattutto il prefetto dell'Annona (poi, nel 370-371, vicario) Massimino che, a quanto testimonia Girolamo (Chronicon, ad a. 371, p. 246), mandò a morte molti nobili romani. D., che ...
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pluridaspato
agg. e s. m. Che, chi è stato sottoposto più volte al DASPO. ♦ Claudio Galimberti, il «Bocia», il capo della Curva Nord, il pluridaspato sotto inchiesta, ha reso omaggio così al prevosto della sua vita, a monsignor Sergio Colombo,...