In matematica, per unafunzione, l’e. è un punto del suo campo di definizione, in corrispondenza del quale si ha un massimo o un minimo (un estremo) per la funzione. L’e. si chiamerà relativo o assoluto [...] se tale è l’estremo. Analoga definizione vale per un funzionale: in quest’ultimo caso si parlerà non di un punto e., ma diunafunzione (o diuna curva) estremante. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] la derivata.
Per comprendere meglio cosa si intenda, pensiamo un momento al modo in cui oggi si calcola il minimo o il massimodiunafunzione f(x). Si calcola prima la derivata f′(x), e poi si considera l'equazione f′(x)=0, le soluzioni della quale ...
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punti di sella
Angelo Guerraggio
Nell’enunciato del teorema di Kuhn-Tucker, relativo al problema di determinare il massimodiunafunzione f con i vincoli gi(x)≤0, compare la funzione lagrangiana L [...] L(x0,λ). Un punto di sella è cioè, per la funzione lagrangiana L, un punto dimassimo rispetto al vettore x e un punto di minimo rispetto al vettore λ. La definizione di punto di sella permette di enunciare una condizione sufficiente, per l’iniziale ...
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teorema di Fritz John
Angelo Guerraggio
Condizione necessaria che estende alla programmazione non lineare la classica condizione dei moltiplicatori di Lagrange (nota quando tutti i vincoli erano invece [...] programmazione non lineare, in cui occorra trovare per es., il massimodiunafunzione f quando le variabili decisionali xj sono soggette a determinati vincoli scritti sotto forma di disuguaglianze gi (x)≤0. Naturalmente, i vincoli scritti come gi (x ...
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funzionefunzióne [Der. del lat. functio -onis, dal part. pass. functus di fungi "adempiere"] Concetto che s'identifica con quello di applicazione, essendo peraltro preferito se l'insieme di arrivo è [...] d’onda: la f., autovalore dell’equazione di Schrödinger, che dà la densità di probabilità di presenza diuna particella a un dato istante: v. Schrödinger, equazione di: V 106 b, 107 c. ◆ F. ellittica: v. funzionidi variabile complessa: II 782 b. ◆ F ...
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màssimo In matematica, m. relativo diunafunzione f(x) di variabile reale, definita in un dato intervallo, è il valore presentato dalla funzione in un punto x0 se in un suo intorno la funzione assume [...] sempre valori minori o uguali al valore assunto in x0. Se la funzione non è illimitata superiormente il maggiore tra i m. relativi è il m. assoluto. ...
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massimomàssimo [agg. e s.m. Der. del lat. maximus, superlativo di magnus "grande" e quindi "il più grande" e, sostantivato, "cosa la più grande possibile"] [ALG] M. comune divisore di ideali di un anello: [...] il polinomio di grado massimo che sia divisore comune di tutti i polinomi dati; si determina scomponendo questi ultimi in prodotti di polinomi irriducibili e considerando poi i soli fattori comuni, con il grado minore. ◆ [ANM] M. diunafunzione: in ...
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Livello massimo, al di sopra o al di sotto del quale si verifica un fenomeno.
Fisica
Angolo limite
In ottica, nel passaggio di un raggio da un mezzo a un altro con indice di rifrazione assoluto inferiore [...] espresso dalla frase ‘P tende a P0’, si introducono i concetti di minimo e dimassimo l.: data unafunzione reale di punto f(P) (o, più in generale, una variabile ordinata), si chiamano minimo e massimo l. della f(P), quando P tende a un punto ...
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Valore generalmente intermedio, determinato secondo vari criteri matematici o statistici, tra i valori assunti da una grandezza della stessa specie.
Media dei dati
In varie questioni matematiche e, in [...] tra il minimo e il massimo degli x1, ..., xn e in particolare, perciò, sia uguale a ciascuno di essi nel caso in cui termine molto più regolare.
M. diunafunzione. - Il caso più semplice è quello diunafunzione reale f(x), definita nell’intervallo ...
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Si definisce l. di un numero reale positivo x rispetto alla base a (reale, positiva e diversa da 1) l’esponente y che bisogna attribuire alla base a per ottenere il numero x; il l. di x nella base a si [...] e con Log), si dice caratteristica di un l. il massimo intero, anche negativo, che non lo funzioni, scale, serie logaritmiche
Derivata logaritmica diunafunzione f(x) è la derivata del l. di f(x), ed è uguale al rapporto tra la derivata e la funzione ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.