Harsanyi, John Charles
Giuseppe Smargiassi
Harsányi, John Charles (propr. János Károly)
Economista ungherese naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 29 maggio 1920. Dopo la laurea in farmacia, [...] scelta razionale nel classico problema della ricerca del punto dimassimodiunafunzionedi utilità, ma non di trattare le situazioni di scelta in condizioni di rischio (il soggetto non conosce in maniera univoca l'esito associato a ciascuna scelta ...
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BECKER, Gary Stanley (App. V, i, p. 323)
Economista statunitense. Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia come riconoscimento alla sua attività di ricerca che ha esteso l'ambito dell'analisi [...] premessa che qualunque comportamento umano, per sua natura sempre riconducibile all'assunto di razionalità, possa essere descritto e misurato dal punto dimassimodiunafunzionedi utilità. B. ha esteso questa ipotesi esplicativa in quattro aree ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, diuna regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] linee di sviluppo della teoria economica delineate sopra si collocano, in linea dimassima, nel una dall’altra e viene così sviluppata una teoria monetaria della produzione. Il funzionamento del sistema economico non può prescindere dall’esistenza di ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] è sola, appunto come Robinson Crusoe, e il suo problema è solo quello di determinare il massimodiunafunzione, in situazioni di certezza o di rischio, utilizzando probabilità oggettive associate con frequenze note. Ma risultava difficile passare ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] brachistocrona, dando anche inizio al calcolo delle variazioni; di B. Taylor (1731), che diede il nome a uno sviluppo in serie diunafunzione, in cui compaiono le derivate della funzione stessa; di L. Eulero (1783) che studiò gli integrali multipli ...
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L’equivalente in unità monetarie diuna unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] vuole usufruirne e per ciò che attiene allo svolgimento diunafunzione pubblica, sono stabiliti dalla pubblica autorità. Si parla in questi casi di tariffe, anziché di p., poiché l’entità di tali corrispettivi è disposta secondo criteri diversi da ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] dell’IRES. L’idea di fondo è quella di assicurare alla t. la massima neutralità (continuando a garantire alle W(w) è la trasformata di Fourier della w(t). Viene anche imposta la normalizzazione
La t. a wavelet diunafunzione f∈L2(R) è definita ...
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utilità Nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro. L’u. è, quindi, [...] , l’u. diuna quantità x per una persona è unafunzione u(x) che rispecchia l’ordinamento di preferenze della persona e tale che l’u. diuna quantità aleatoria x è uguale all’u. della media di x. L’esistenza diunafunzione che soddisfi tali ...
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Ecologia
P. biologica La quantità di materiale vivente (biomassa ➔) prodotta unitariamente, cioè per unità di superficie o di volume e per unità di tempo, da un dato ecosistema. Tale biomassa rappresenta [...] massimo. Se si suppone che il mercato dei beni e servizi sia perfettamente concorrenziale, la parte rilevante per il calcolo economico dell’imprenditore (o del complesso di imprenditori di un’industria, diuna regione o di della funzionedi produzione ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.