BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] . Dopo aver completato e allestito il Teatro Massimo di Palermo, opera del padre, costruì nel I, Urbino 1940, pp. 535 ss.; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, Torino 1950, pp. 214-217; E. Caracciolo, Architettura dell'800 in Sicilia, in Metron ...
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ALFIERI, Benedetto
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Architetto, nato a Roma nel 1699, dal conte Alessandro Niccolò Alfieri Bianco, del ramo cadetto degli Alfieri di Asti, detto di Cortemiglia. Secondo il Paroletti ebbe a padrino [...] modellato su quello del Pantheon, rappresenta il tentativo massimo in questa direzione (è bene avvertire che forse Suo Gentil' Uomo di Camª P° A° Conte Alfieri MDCCLX (Archivio di Stato di Torino, G 31-73, Sala 13 G 19). Per la sua opera, l'A. era ...
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BAGETTI, Giuseppe Pietro
Andreina Griseri
Nato a Torino nel 1764, studiò composizione musicale con il maestro Bernardino Gaetano Ottani, personalità del teatro e pittore scenografo che lo iniziò al [...] ; ed egli diede preziosi consigli a Massimo d'Azeglio pittore, che lo apprezzava per 107-136. La più recente trattazione sul B. spetta a M. Viale Ferrero, G. P. B.,Torino 1957 (catal. della mostra), di cui si veda la recens., L. Mallé, Mostra di G. ...
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NICCOLÒ di Ser Sozzo
G. Chelazzi Dini
Pittore e miniatore attivo a Siena e documentato dalla metà ca. del Trecento fino al 1363, anno della sua morte.N., ritenuto da Bichi (Risieduti) membro della nobile [...] ma anche che l'artista espresse il massimo delle sue possibilità artistiche nella decorazione dei codici Princeton 1951 (trad. it. Pittura a Firenze e a Siena dopo la Morte Nera, Torino 1982, pp. 28, 64, 267-268); F. Zeri, Sul problema di Nicolò ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] , avenga ché la pittura, passato una certa età, e massimamente il lavorare in fresco, non è arte da vecchi»49. Barocchi, 3 voll., Milano 1971-1977; nuova ed., 9 voll., Torino 1977-1979
L. Steinberg, Michelangelo’s last paintings: the conversion of ...
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Ampio tratto di terreno, generalmente boscoso e spesso recintato, destinato a usi particolari, oppure terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, [...] locali sostenute da istituzioni universitarie (primo e massimo esempio, il p. della Silicon Valley, sviluppatosi scientifici e tecnologici, tra i quali Tecnocity nel triangolo Torino-Novara-Ivrea, il progetto Bicocca a Milano, Tecnopolis a ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] oro verdognolo. Gubbio ha in G. Andreoli il massimo esponente della tecnica del lustro metallico. Venezia chiama artefici quella di F. Comerio a Milano (18° sec.), quelle di Napoli, di Torino (A. Casali e F.A. Callegari), di Pesaro (1763). Il celebre ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] sono le opere conservate (frammenti egizi al Museo di Antichità di Torino; frammento greco del 4° sec. a.C. di lana color sec. anche in Francia, dal 17° alla fine del 18° sec. centro massimo di quest’arte. Nel 14° e 15° sec. la Fiandra produsse r. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] un minimo di 2,55% nella provincia di Gorizia e un massimo di 10,64% in quella di Fiume. Nel 1935 le cifre , L'Aia 1923-1936, voll. 18; P. Toesca, Storia dell'arte ital., Torino 1927; G. Fiocco, L'arte del Mantegna, Bologna 1927 (e in Dedalo, VII ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] 1969; R. Barthes, L'empire des signes, Ginevra 1970 (trad. it., Torino 1984); B. Hillier, Histoire de l'affiche, Parigi 1970; The Push Pin murale del Comune di Pesaro nei manifesti di Massimo Dolcini, 1971-1985, Catalogo della mostra, Palazzo ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...