Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] , L’origine del ‘Programma per l’opinione nazionale Italiana’ del 1847-1848, che ripercorreva il pedigree del programma di MassimoD’Azeglio a partire dalla seconda metà del Settecento. Ma il libro cercava di dare una risposta a una domanda decisiva ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] l’anticlericalismo delle minoranze protestanti13 e con quello di alcuni esponenti del liberalismo moderato, come Massimod’Azeglio e Terenzio Mamiani, che mossero critiche severissime al papato e allo Stato pontificio, denunciandone l’anacronistico ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] così deprecati dal Belli nel sonetto Lo scummunicato, del 1834, ma anche dal Brofferio, dal Ruffini, da Massimod'Azeglio), obbligo di denunziare eretici, vigilanza sui fidanzati, sforzo per evitare feste religiose troppo spettacolari... Checché sia ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] 1820 era stato vicino ai costituzionali, aveva parole assai dure nei confronti della carta di Cadice, mentre Massimod’Azeglio, nello stesso torno di tempo, si scagliava contro il modello politico della carboneria.
Queste note polemiche, sviluppate ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] pongo mente al nostro sistema elettorale, che è uno dei più liberali d’Europa, io credo che sarebbe un errore immenso il dire che la Il gruppo storico dei piemontesi, che discendeva da Massimod’Azeglio, aveva il suo uomo più rilevante in Quintino ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimod’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] . Per limitarci ai capi missione – fermi De Launay a Berlino e Nigra a Parigi – sino al 1868 a Londra rimase Taparelli d’Azeglio, che venne sostituito con Carlo Cadorna. A Pietroburgo fu inviato Caracciolo Di Bella dal 1867 al 1870, al quale successe ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] italiana era una novità assoluta che avrebbe sconcertato o irritato i padri o i nonni di Ricasoli, di Cavour, di MassimoD’Azeglio, di Marco Minghetti, e di infiniti altri. Eppure questo è ciò che accade nell’Italia della prima metà dell’Ottocento ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] . In questo contesto ideale si collocarono le opere di Vincenzo Gioberti, Cesare Balbo, Giacomo Durando, Massimod’Azeglio. Questi scritti fornirono le basi politiche e propagandistiche ideali per la definitiva distinzione tra liberalismo moderato e ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] collocazione matrimoniale, dato che egli aveva sposato giovanissimo, nel 1852, la figlia del noto uomo politico piemontese Massimod’Azeglio, per più versi legato da rapporti personali e da interessi politici ai territori dello Stato pontificio. Il ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] nel Risorgimento (1798-1864), a cura di U. Levra, Einaudi, Torino 2000, pp. 377-434.
M. d’Azeglio, Questioni urgenti. Pensieri di Massimod’Azeglio, Barbèra, Firenze 1861.
G. De Finetti, Milano. Costruzione di una città, a cura di G. Cislaghi, M ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] giocherà sulla scena europea...
scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...