Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] ’uomo impegnato civilmente, il cui «obiettivo massimo [...] era di illustrare attraverso il dizionario le idee morali, rist. anast. dell’ed. 1920-1921, Torino, UTET).
Tommaseo, Niccolò (2008), Scintille, a cura di F. Bruni, Parma, Guanda.
Tommaseo, ...
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FERRUCCI, Michele
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 29 sett. 1801 da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero, e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824 il F. (insieme con il fratello maggiore [...] morte del massimo epigrafista del momento, S. A. Morcelli (le iscrizioni furono esposte nel duomo di Chiari, pp. 260 s.; A. D'Ancona, Carteggio di M. Amari raccolto e postillato, III,Torino 1907, p. 45; C. di Cavour, Epistolario, I, Bologna 1962, pp. ...
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FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] altro impegno, costituendo il massimo traguardo delle sue aspirazioni di attore.
Gli spiritosi rapporti con 'amore no, Milano 1975, p. 32 e passim; G. Rondolino, R. Rossellini, Torino 1989, p. 75 e passim; Enc. dello spettacolo, IV, coll. 1765 s.; ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] l’espressione di partenza fino a portarla al massimo o al minimo grado, con effetti di varia natura, ).
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Curtius, Ernst Robert (1992), Letteratura ...
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FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] I, Milano 1969, pp. 701-32 (con ricca bibl.); G. Contini, Pref. a Le rime di Petrarca, a cura di S. Ferrari - G. Contini [1957], ora in Varianti e altra linguistica, Torino 1970, pp. 635-43; R. M. Monastra, La "scuola" carducciana, in La letteratura ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] la giostra del magnifico Giuliano di Piero de’ Medici, in Id., Poesie, a cura di F. Bausi, Torino, UTET.
Bigi, Emilio ( , Latini, a cura di S. Mercuri, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, pp. XLIII-LIX.
Palermo, Massimo (1991-1992), Sull’ ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] poi da Uguccione e grammatici coeví. Interessante, al massimo, la preferenza per l'ortografia classica rispetto alla 1952, pp. 41-53; Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. Segre, Torino 1953, pp. 33-35 e 401 ss. Sulla Summa de casibus ...
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CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] p. 42; L. Parenti, Una lettera diMassimo d'Azeglio a L. C., in Nuova Torino 1941, s.v.; L. Russo, Inarratori(1850-1957), Milano-Messina, 1958, p. 49; S. Romagnoli, Narratori e prosatori del Romanticismo, in Storia della letter. italiana, a cura di ...
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Soldati, Mario
Raffaele Manica
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Torino il 17 novembre 1902 e morto a Tellaro (La Spezia) il 19 giugno 1999. Uomo esuberante e narratore di vena [...] di un libro del 1943: L'amico gesuita). Abbandonata l'idea di entrare nella Compagnia di Gesù, si laureò nel 1927 in storia dell'arte a Torino regista di 'realismo storico' ‒ del romanzo di A. Fogazzaro, interpretata da Alida Valli e Massimo Serato, ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] di certo è il fondamentalismo (v. in questa Appendice), che rappresenta il massimodi continuità con le precedenti e un altrettanto alto grado di the peace, London 1920 (trad. it. Milano 1920, Torino 1983);
P. Valéry, Regards sur le monde actuel, ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....