ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] al massimo il pericolo della perdita del Contado venassino, guadagnandosi il plauso di Gregorio 297, 303, 308, 325, 328, 333, 342; A. Solerti, Vita di Torquato Tasso, I-III, Torino 1895, ad Indices; G. Gruyer, L'art ferrarais à l'époque des princes ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] d'anime come massimo criterio nel conferimento degli ordini sacri e nella distribuzione di benefici.
Nelle stesse ; A. Prosperi, Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, Torino 1996, ad ind.; A. Tallon, La France et le concile ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] si trova mai nei consilia; il suo massimo incarico è quello di inviato del governo a Ferrara nel 1191.
Gozzano, E. D. Storia di un condottiero novantenne, Torino 1941; R. Cessi, Politica, economia, religione, in Storia di Venezia, II, Dalle origini ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] e del 6 dic. 1808, propose di conferirgli la massima estensione e di commisurare le pene secondo le circostanze e , 503; D. Diamilla Müller, Biografie autogr. ed ined. di illustri ital. di questo secolo, Torino 1853, pp. 109-114; C. Cantù, V. Monti e ...
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BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] a Torino, dove si trasferì nel 1895, trovò modo di fare le sue prime esperienze politiche dirette, e di interessarsi anche al funzionamento di quella stati pronti ad adoperarsi per "un programma massimo, se se ne affacciasse la concreta possibilità". ...
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CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] massimo pensava ad una alleanza con la massoneria.
Nel luglio del '68, dimessosi Garibaldi, il Grande Oriente di Palermo offrì la carica didi E. Socci, F. C., in Il Risorgimento italiano, a cura di L. Carpi, II, Torino 1886, pp. 304-309 e di E ...
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CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] Minghetti, Miei ricordi, III, 1850-59, Roma-Torino-Napoli 1890, ad Indicem;A. Linaker, La vita e i tempi di E. Mayer, Firenze 1898, ad Indicem;G. commissariato diMassimo d'Azeglio al governatorato di L. C.;G. C. Rossi, Il convegno di Scanello ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] massimo esponente del positivismo italiano, che esercitò grande influenza sulla formazione del giovane Ferri. Anche presso l'università di F. Turati-A. Kuliscioff, Carteggio, a cura di F. Pedone, Torino 1977; A. Galante Garrone, I radicali in Italia ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] "antimaterialistica" contro la lotta di classe, massima espressione dell'egoismo e massimo pericolo per la coesione nazionale Milano 1907; Carlotta Corday, Napoli 1906)e di narratore (Le sette lampade d'oro, Torino 1904); e la direzione del Regno non ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] di opporsi il trìbuno dei popolo Giano Della Bella preoccupato di sventare questo genere di giustizia sommaria contro il massimo 1965, ad Indicem; N. Ottokar, Il Comune di Firenze alla fine del Dugento, Torino 1962, ad Indicem; G. Salvemini, Magnati e ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....