In matematica, per unafunzione, l’e. è un punto del suo campo di definizione, in corrispondenza del quale si ha un massimo o un minimo (un estremo) per la funzione. L’e. si chiamerà relativo o assoluto [...] se tale è l’estremo. Analoga definizione vale per un funzionale: in quest’ultimo caso si parlerà non di un punto e., ma diunafunzione (o diuna curva) estremante. ...
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massimo vincolato
massimo vincolato o massimo condizionato, valore massimodiunafunzione in più variabili, quando queste siano legate da una relazione (vincolo) espressa come equazione nelle variabili [...] è poi dimassimo vincolato se il determinante hessiano di L,
calcolato in (x0, y0, λ0), risulta maggiore di 0 (analogamente risulta di minimo vincolato se è minore di 0).
L’estensione a funzionidi più variabili si ha considerando unafunzione ƒ(x1 ...
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. Cenni storici. - L'a. è un complesso di metodologie e di tecniche che si è sviluppato in seguito e parallelamente all'introduzione di procedimenti atti a ridurre o eliminare l'intervento dell'uomo nel [...] , l'indice J diviene unafunzione dei parametri liberi degli organi di controllo e, dal punto di vista matematico, il problema diviene quello di trovare il minimo o il massimodiunafunzionedi più variabili, in presenza di vincoli.
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Harsanyi, John Charles
Giuseppe Smargiassi
Harsányi, John Charles (propr. János Károly)
Economista ungherese naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 29 maggio 1920. Dopo la laurea in farmacia, [...] scelta razionale nel classico problema della ricerca del punto dimassimodiunafunzionedi utilità, ma non di trattare le situazioni di scelta in condizioni di rischio (il soggetto non conosce in maniera univoca l'esito associato a ciascuna scelta ...
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BECKER, Gary Stanley (App. V, i, p. 323)
Economista statunitense. Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia come riconoscimento alla sua attività di ricerca che ha esteso l'ambito dell'analisi [...] premessa che qualunque comportamento umano, per sua natura sempre riconducibile all'assunto di razionalità, possa essere descritto e misurato dal punto dimassimodiunafunzionedi utilità. B. ha esteso questa ipotesi esplicativa in quattro aree ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, diuna regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] linee di sviluppo della teoria economica delineate sopra si collocano, in linea dimassima, nel una dall’altra e viene così sviluppata una teoria monetaria della produzione. Il funzionamento del sistema economico non può prescindere dall’esistenza di ...
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sella
sella o punto di sella, in una superficie nello spazio tridimensionale, punto in cui le curve sezione corrispondenti alle curvature principali presentano l’una un punto dimassimo relativo, l’altra [...] che la superficie assume nel suo intorno. In tale caso, se la superficie è il grafico diunafunzione z = ƒ(x, y), derivabile due volte rispetto alle due variabili, un punto è di sella se in esso sono nulle le derivate parziali prime ed è negativo il ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] della matematica settecentesca: il metodo dei moltiplicatori di Lagrange, sviluppato per studiare il minimo o massimodiunafunzione tra punti vincolati a variare su una linea o una superficie. Detta ƒ la funzione e detti gi = 0 i vincoli, il ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.