La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] la derivata.
Per comprendere meglio cosa si intenda, pensiamo un momento al modo in cui oggi si calcola il minimo o il massimodiunafunzione f(x). Si calcola prima la derivata f′(x), e poi si considera l'equazione f′(x)=0, le soluzioni della quale ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] è sola, appunto come Robinson Crusoe, e il suo problema è solo quello di determinare il massimodiunafunzione, in situazioni di certezza o di rischio, utilizzando probabilità oggettive associate con frequenze note. Ma risultava difficile passare ...
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MASSIMI e MINIMI
Guido Ascoli
. Preliminari. - In questa locuzione è contenuto il soggetto di molte ricerche matematiche, di vario carattere e di notevole interesse teorico e pratico. Esse hanno comune [...] superficie ϕ1 (x, y, z) = o, ϕ2 (x, y, z) = 0 conduce invece al massimodiunafunzionedi tre variabili, legate da due relazioni. E così via.
Lagrange ha dato un metodo molto elegante per trattare queste questioni (metodo dei moltiplicatori). Sia ...
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teorema di Fritz John
Angelo Guerraggio
Condizione necessaria che estende alla programmazione non lineare la classica condizione dei moltiplicatori di Lagrange (nota quando tutti i vincoli erano invece [...] programmazione non lineare, in cui occorra trovare per es., il massimodiunafunzione f quando le variabili decisionali xj sono soggette a determinati vincoli scritti sotto forma di disuguaglianze gi (x)≤0. Naturalmente, i vincoli scritti come gi (x ...
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FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzionedi queste ultime. Il concetto difunzione è oggi [...] delle coppie difunzioni armoniche, legate fra loro dalle condizioni di monogeneità di Cauchy-Riemann.
Le funzioni armoniche si presentano sovente anche nelle questioni di fisica matematica. Unafunzione armonica non può avere né massimi né minimi ...
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massimomassimo nozione che in matematica ha diverse accezioni.
☐ Per un insieme ordinato (A, ≤) il massimo è un elemento a ∈ A, tale che per ogni x ∈ A risulti x ≤ a. Il massimo può non esistere o perché [...] segni e i versi delle disuguaglianze. In generale, i punti dimassimo o di minimo per funzioni derivabili si chiamano punti stazionari (o punti critici). Quanto detto per funzionidiuna variabile si estende a n variabili senza alcuna variazione per ...
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funzione polinomiale
funzione polinomiale funzione la cui espressione algebrica è un polinomio. Si tratta diunafunzione razionale intera. Unafunzione polinomiale è definita ∀x ∈ R; il suo grado è [...] positivi o per valori negativi. Il suo andamento grafico, a meno di punti dimassimo e di minimo relativi intermedi, è crescente o decrescente.
Gli zeri reali diunafunzione polinomiale sono al più n, ognuno considerato con la sua molteplicità ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] massimo si raggiunge però a Giava, in Indonesia, con una densità media di oltre 1000 ab./km2, rispetto a una media nazionale di 115. Dal punto di nell’A. centrale, mentre in Giappone funzionano le più rapide e tecnicamente moderne ferrovie ...
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GIANNINI, Massimo Severo
Dante Cosi
Giurista e uomo politico, nato a Roma l'8 marzo 1915. Professore di Diritto amministrativo dal 1939 nelle università di Sassari, Perugia, Pisa e, dal 1960, Roma. [...] tecnico d'area socialista, dell'incarico di ministro per la Funzione pubblica.
Negli anni Ottanta, con diMassimo Severo Giannini, in Riv. trim. dir. pubbl. (1988), pp. 303-41; Id., L'opera di M.S. Giannini negli anni Trenta, in Materiali per una ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.