ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] funzione della storia raccontata, né dentro il cinema documentario dove, mediante la descrizione di paesi e culture, si espongono tesi e idee diMassimo Girotti, lo stesso vagabondo di Ossessione (Gino), anche qui un vagabondo, di fronte a una ...
Leggi Tutto
GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] di un esempio significativo del metodo di lavoro del G., sempre massimamente reattivo all'ambiente del teatro, ed è anche una delle ragioni di , nella quale è perciò possibile riconoscere anche unafunzione, per così dire, metateatrale: "Se la ...
Leggi Tutto
CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] º marzo 1562, compì un massacro tra gli ugonotti che si erano riuniti per unafunzione religiosa nel villaggio di Vassy (Champagne), violando le disposizioni dell'editto di Saint-Germain. Il "massacre de Vassy" sta in rapporto causale indiretto con l ...
Leggi Tutto
BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] ) un grande senso pratico e la tendenza ad usare le sue. conoscenze e le sue doti in funzionediuna precisa sensibilità di organizzatore e amministratore di patrimoni. Divenuto uomo di Chiesa, si combinò felicemente nella sua vita il profondo senso ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] tempo, la tradizione appare come terreno diuna necessità che si forma e permane: massima fra sentimento e pensiero, onde «se al pensiero venisse una crea, ma la creatura ha la medesima funzione dello scolaro rispetto al maestro, reagisce sul ...
Leggi Tutto
Giulio II
Alessandro Pastore
Giuliano della Rovere nacque ad Albisola il 5 dicembre 1443 di modesta famiglia, da Raffaello e da Teodora di Giovanni Manirola. Ad essi dedicò il 30 aprile 1477 un monumento [...] ducati. I suoi poteri di legato di Avignone furono accresciuti al di là del consueto: gli fu infatti concesso di esercitare giustizia sui mercanti e banchieri italiani (anche in funzionediuna generale politica di controllo della nazione fiorentina ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] fino all’ultimo della funzione civile della religione, giudicata la componente decisiva che mantiene unita una società nonostante i fattori potenzialmente disgregatori delle passioni individuali, tenuti a freno dal timore diuna divinità. Un altro ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] improbabile che oggetti di questo tipo si prestino a una misura semplice, di qui la sorpresa. Archimede dimostra che i segmenti di conoide o di sferoide sono uguali a un cono che ha per base la base del segmento e per altezza unafunzione delle date ...
Leggi Tutto
CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] morte, l'una in S di Ascanio, di Cassandra, di Creusa). Come l'eterogeneità metrica e retorica dei libretti, così le funzioni mimetiche della musica teatrale appaiono saldamente istituite e convenzionate fin dalla metà del secolo, e il C. è il massimo ...
Leggi Tutto
MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] per la costruzione di un modello di stabilizzazione sociale. La prima tesi era di imprescindibile supporto alla seconda nel delineare una soluzione che non era quella della teocrazia classica: al papa era affidata la funzionedi regolatore supremo e ...
Leggi Tutto
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.