multifrattalita
multifrattalità [Comp. di multi- e frattalità] [PRB] Misura della variabilità dell'azione di espansione dei segmenti infinitesimi sotto l'azione delle iterate diuna trasformazione S, [...] y ed è eseguita rispetto alla distribuzione di probabilità μ, se il limite esiste. La funzione z(α) è una misura della variabilità dell'espansione massimadi S e contiene molta più informazione dell'esponente massimodi Ljapunov, che è dato da z'(0 ...
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modulo
mòdulo [Der. del lat. modulus, dim. di modus "misura"] [LSF] Termine, accompagnato da opportune qualificazioni, per indicare grandezze caratteristiche di certi fenomeni o di certi congegni: m. [...] . F su A dotato diuna base libera, ossia diuna base tale che ogni rappresentazione di essa su A può essere estesa a un omomorfismo di F su A. ◆ [ALG] Principio del m. massimo: detto anche teorema di Cauchy-Liouville, afferma che se unafunzione f(z ...
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ampiezza
ampiézza [Der. di ampio, dal lat. amplus] [LSF] Generic., valore diuna grandezza (a. di un angolo, ecc.; a. istantanea, locale, media, ecc.), con vari signif. specifici; così, per una grandezza [...] |a〉 e |b〉: v. matrice S: III 646 c. ◆ [EMG] A. diuna corrente, o tensione, variabile: è il valore di picco. ◆ [MCC] A. diuna vibrazione: lo spostamento massimodi ogni punto in vibrazione, costante in alcuni casi (moto vibratorio armonico, per es ...
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termine
tèrmine [Der. del lat. terminus "limite, confine"] [ALG] Ciascuno degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica, come, per es., nell'aritmetica i t. di un'addizione sono [...] diuna frazione il numeratore e il denominatore. ◆ [ALG] [FAF] Nella logica matematica, in una teoria formalizzata del primo ordine o di ordine superiore, ogni costante individuale (se ve ne sono), ogni variabile individuale, ogni simbolo difunzione ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.