Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione diuna storiografia prodotta dai cristiani, a [...] , dal momento che considero dimassima importanza la verità storica e la precisione, mi sono proposto di indagare con cura»40, per indicare l’antefatto diuna narrazione. Tale antefatto ha unafunzione assolutamente centrale per la comprensione ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] di Roma nel pomeriggio del 10 maggio, dopo una breve e commovente funzione celebrata dal parroco locale nella chiesa di S. Tommaso9. Sotto una pioggia fitta e una che l’interlocutore di Curioni in quei giorni fu Chichiarelli o, al massimo, un suo ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] da aspri conflitti tra i massimi poteri, da lotte interne ai ceti dominanti, dal malcontento e dalle ribellioni degli strati sociali più poveri e subalterni del mondo rurale e urbano, dalle pesanti conseguenze diuna crescente stagnazione economica e ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] reso ai senatori tutte le funzionidi governo più importanti60.
Si trattò diuna riforma imponente, dagli aspetti di tale consultazione – fosse inviata in risposta a una sollecitazione del prefetto urbano Valerio Massimo Basilio il quale, allorché una ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] per battaglioni, perché la celebrazione di un’unica funzione avrebbe avuto una risonanza esterna e un valore per buon esito diuna causa. Quel mix tipico diuna certa religiosità meridionale fatta di un massimodi concretezza e insieme di affidamento. ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] cioè quelli privati, che, di fatto, avevano prevalentemente unafunzione abitativa o commerciale. Così I, P. Ciancio Rossetto, s.v. Circus Maximus, pp. 272-277; Id., Il Circo Massimo, in Aurea Roma, cit., pp. 126-128; F. Coarelli, Roma, cit., pp. 422 ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] postcomunista del Pds guidato da Massimo D’Alema. Si punta a un’alleanza di «partiti dell’Ulivo» e di un buon funzionamento degli assetti democratici. Miglio ha giustificato questa richiesta di un ordinamento costituzionale federale sulla base diuna ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] Stato: inevitabile, tutto ciò, nell’ottica di un conflitto totale e quindi ideologizzato in massimo grado.
L’attacco all’Unione Sovietica scatenato quei tragici giorni, i preti compirono unafunzionedi paternage di massa verso i soldati.
Scelte e ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Massimo). Una tra funzionava come veicolo di inserimento in quella modernità nazionale, che in questo caso poteva essere assunta all’interno di un progetto «cattolico» ortodosso. Lo stesso rifiuto di definirsi come «partito» era frutto diuna ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] di "augmentar ogni dì il numero de li heretici"); dall'altra realizzazione diuna serie di riforme atte a ridefinire compiti e funzioni ms. 349 (Vita et gesti di Gio. Pietro Carafa cioè di Paolo IIII Pontefice Massimo, raccolti dal P.D. Antonio ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.