Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] romano Massimo e si occupa della reazione dei funzionari statali alla caduta di fulmini sugli edifici pubblici; vi si fa menzione diunafunzione centrale per la trasmissione delle comunicazioni che partivano e arrivavano alla corte.
Ma l’ambito di ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] II assunsero una piega sempre più conflittuale. Come dimostrano i casi di Piacenza, di Bergamo, di Bologna, di Mantova, di Padova e di Treviso, di definizione. Nel momento dimassimo sforzo nella costruzione di alleanze in funzione antifedericiana ...
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FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] una ricca scorta (della quale facevano parte tra gli altri - oltre a Gianfrancesco e Rodolfo, fratelli di F. - Antonio Gonzaga e Benedetto Strozzi), accolta coi massimi ); C. Mozzarelli, Il Senato di Mantova: origini e funzioni, in Mantova e i Gonzaga ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] 14-39, De schismate Urbani VI (si tratta diuna collezione di atti sullo scisma del 1378); B.A.V Prignano, pontefice massimo col nome di Urbano sesto, Napoli funzione italiana del papato nel periodo del grande scisma, "Archivio della Società Romana di ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] pp. 143-169, sostiene l’idea diuna conversione graduale che comincerebbe nel 310. Costantino e Fausta, figlia diMassimiano, nel 307. Per un esempio di panegirico pronunciato nel 313, , pp. 36-37. Per la funzione cerimoniale dei panegirici, cfr. S. ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] suo insegnante dal 1761, massimo interprete austriaco del diritto naturale e professore all’Università di Vienna. Conoscitore dei una sostanziale separazione tra le funzionidi giustizia e di polizia. Nel maggio 1777 nasceva il Supremo tribunale di ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] di Firenze, stroncarono la potenza degli Alberti e consolidarono la posizione di Maso degli Albizzi come massimo i signori di Ferrara, di Padova e di Modena, una lega in funzione antiviscontea, nella quale si volle attirare anche il re di Francia con ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] anche in senso opposto, in funzione non diuna teoria del progresso ma diuna teoria della decadenza. Dopo la di un essere superiore, e alla cui realizzazione gli uomini possono, al massimo, cooperare. La prima concezione si ritrova di solito ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] presentarono una relazione sulla missione, che doveva essere esaminata il 3 agosto. L'esame fu però rinviato per l'assenza del notaio Benintendi de' Ravagnani, che con loro era stato ad Avignone, e si stabilì di posticiparlo a un massimodi quindici ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] Stato toccarono punte dimassima esasperazione, alle quali non fu estraneo, in un clima di aperto fastidio per , accusata dal 1878 diuna gestione finanziaria troppo larga.
Nel 1876, riconfermando la propria funzione guida nel gruppo moderato ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.