Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] sull'Aventino, 388 di Marte fuori Porta Capena, 366 della Concordia, 344 di Giunone Moneta sull'Arce, 293 di Venere al Circo Massimo, 291 di Esculapio all'Isola Tiberina, 258 di Spes, 260 ex voto di C. Duilio; 194 tempio di Giunone Sospite). Di tutto ...
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NICCOLÒ di Ser Sozzo
G. Chelazzi Dini
Pittore e miniatore attivo a Siena e documentato dalla metà ca. del Trecento fino al 1363, anno della sua morte.N., ritenuto da Bichi (Risieduti) membro della nobile [...] di N. nel campo della miniatura precedette la sua produzione pittorica, ma anche che l'artista espresse il massimo delle sue possibilità artistiche nella decorazione dei codici miniati, attività praticata lungo tutto il percorso della sua vita ...
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Vedi FAENZA dell'anno: 1960 - 1994
FAENZA (Faventia)
G. A. Mansuelli
La città sulla sinistra del Lamone, venne fondata durante la colonizzazione romana della pianura emiliana (fine del II sec. a. C.). [...] maximus è incerto ma è probabile corrispondesse al corso Garibaldi, prosecuzione intramuraria della via per Ravenna (cardine massimo dell'agro centuriato, appoggiato al canale Naviglio). Incerta è anche l'identificazione del forum. Comunque la parte ...
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AMMONIOS (᾿Αμμώνιος)
P. Orlandini
4°. - Scultore greco di età impenale romana, vissuto verso la metà del II sec. d. C., figlio di un certo Phidias. In collaborazione con il fratello Phidias eseguì la [...] scomparsi, dei dedicanti; sul lato sinistro, in caratteri latini, il permesso di collocazione della statua concesso dal curatore Prisc[illiano] Massimo, del 159 d. C.
Bibl: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, Stoccarda 1889, I, p. 610; C. I. G., III, p ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] movimento artistico e letterario solo in epoca romantica, specie dopo le campagne napoleoniche in Egitto e in Siria (1798-99).
Massimo esponente ne fu E. Delacroix; la sua influenza toccò T. Chassériau e portò alla formazione di un primo gruppo di ...
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Scultore, nato a Mazara del Vallo il 4 ottobre 1920, ha studiato all'Accademia di Palermo. Giunto a Roma nel 1944, frequentò per breve tempo lo studio di R. Guttuso; ma ben presto si orientò verso le ricerche [...] XXVI (1952), alla XXVII (1954), alla XXVIII (1956) e alla XXX (1960) Biennale di Venezia, ha ottenuto in quest'ultima il massimo premio. Ha tenuto un'importante personale a Bruxelles al Palais des Beaux-Arts nel 1958.
La scultura di C., che si vale ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] è detta "limite di saturazione". Più l'aria è calda e più umidità potrà contenere: a 10 °C 1 m³ d'aria può accogliere al massimo 10 g di vapore, mentre a 20 °C ne accetta 18. A questi valori l'aria è satura, cioè non può contenere altra acqua sotto ...
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FONTANA, Francesco
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1819. Poco si conosce sulla sua formazione: al marzo del 1838 - quando era ancor diciannovenne - risale un suo saggio scolastico, Progetto di ponte, [...] privati, in alcuni casi appartenenti all'aristocrazia: lavorò infatti per i Boncompagni Ludovisi, i Capranica del Grillo, i Del Drago, i Massimo, gli Odescalchi. Al 1862 risale un progetto per un edificio in via S. Giuseppe a Capo le Case (Roma, Arch ...
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DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] . Aveva avuto come primi precettori B. Di Bella da Monreale e il beneficiale G. Bottalla; in seguito, nel collegio "Massimo" dei gesuiti di Palermo, venne afflidato allo storico e bibliofilo A. Narbone ed al filosofo e archeologo G. Romano, che ...
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Si dà genericamente il nome di astrattismo alle correnti artistiche moderne che escludono ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo sensibile. Le pitture e le sculture astratte vengono [...] diversi: in Francia, col già citato Fautrier, J. Dubuffet, N. de Staël e G. Mathieu; negli Stati Uniti con J. Pollock, massimo esponente delle "action-painting" o pittura di gesto, F. Kline, M. Tobey, W. De Kooning; in Spagna, con A. Tapies, A ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...