GERONA
E. Carbonell i Esteller
(lat. Gerunda; catalano Girona)
Città della Spagna nordorientale, nella comarca del Gironese, capoluogo della provincia omonima, in Catalogna, situata alla confluenza [...] durante le lotte tra il re di Catalogna Pietro II e il papato, appoggiato dalla casa degli Angiò. Il momento di massimo splendore della città coincise con il sec. 14° e, infatti, nel 1365 G. contava ottomila abitanti. Nel sec. 15°, tuttavia, quando ...
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BRIZIO (Bricci, Briccio, Bricio, Britio, Britto, Brizi), Giuseppe
PPaszenda
Nacque a Massa intorno all'anno 1533. Entrò nella Compagnia di Gesù a Siena e, il 25 novembre del 1562, venne inviato in noviziato [...] S. Barbara a Cracovia), ibid., p. 246; Id., Pierwszy architekt jezuicki w Polsce - Massimo Milanesi (Il primo architetto gesuita in Polonia - Massimo Milanesi), in Kwartalnik Architektury i Urbanistyki (Trimestrale di architettura e urbanistica), XV ...
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BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] pur non mancando spunti felici che preannunciano i futuri sviluppi della sua stilistica. Dopo aver completato e allestito il Teatro Massimo di Palermo, opera del padre, costruì nel 1898 le ville Paternò e Igea a Palermo, che segnano, specie l'ultima ...
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Tiepolo, Giambattista
Flaminia Giorgi Rossi
Il grande interprete degli splendori dell’aristocrazia veneziana
Giambattista Tiepolo è il maggiore artista della pittura veneta del Settecento. Col suo stile [...] più al divertimento e allo svago che agli affari e alla politica. Con grande abilità tecnica, Tiepolo sviluppa al massimo negli affreschi lo stile illusionistico e decorativo per celebrare i fasti dei committenti, mediante allegorie e allusioni a ...
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KAHUN
S. Donadoni
È il nome attribuito dallo scavatore, che la scoprî, alla città degli operai che lavorarono alla costruzione della piramide di Sesostris II a Illāhūn (v.). La città fu abbandonata [...] alle necessità di una comunità operaia secondo la mentalità del tempo, risolvendo con il minimo di spazio e di materiale il problema di fornire un alloggio al massimo di persone.
Bibl.: W. M. Fl. Petrie, Kahun, Gurob and Hawara, Londra 1890. ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] a.C. È noto invece l’attivismo edilizio del re Erode, contemporaneo di Augusto, che fece raggiungere a G. il massimo sviluppo monumentale: ricostruì il Tempio, distrutto da Pompeo, e la vicina fortezza, di cui rimangono alcuni resti; si fece inoltre ...
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Malta Stato insulare dell’Europa meridionale. Il suo territorio, un arcipelago esteso per circa 50 km da NO a SE e formato da due isole maggiori (Malta, 245,7 km2 e Gozo, 67,1 km2) e da altri tre isolotti [...] contribuiscono anche i numerosi rientri degli emigrati. La densità della popolazione, urbana per il 94% (2008), tocca l’indice massimo nella parte sud-orientale dell’isola di Malta. Densità nettamente inferiori (444 ab./km2) si hanno a Gozo. La ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] , è un esemplare di capitale importanza. Al gusto di Gropius, s'è accennato. Nel suo clima, che è quello del massimo rigore tecnico e di una fantasia duramente controllata, nascono il mobile di tubo d'acciaio inventato da Marcel Breuer, il mobile ...
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LOS ANGELES (XXI, p. 509)
Giorgio Ciucci
Architettura e urbanistica. - I problemi posti dallo sviluppo urbano di L. A. negli ultimi quarant'anni non trovano riscontro in alcun'altra città americana. [...] , specie nel quartiere negro di Watts e a "Little Tokio".
L. A. è costruita prevalentemente con case basse. Nel 1956 il limite massimo di altezza è stato portato a 40 m, anche in relazione al crescente costo delle aree, e sono sorti edifici alti per ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] degli uomini portavano una stanga di legno che sosteneva un tralcio con un generoso grappolo d'uva. In Zenone di Verona, Ambrogio, Massimo di Torino e soprattutto in Agostino e in Gregorio Magno e per tutto il Medioevo, l'immagine prefigura la c.; il ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...