GINETTI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Velletri, presso Roma, il 13 dic. 1626, undicesimo dei quattordici figli di Giovanni e di Lorenza Toruzzi.
La famiglia, che apparteneva al patriziato [...] sposato una Girolama de' Cavalieri, di buona famiglia romana, e le sorelle Laura e Caterina avevano sposato rispettivamente Fabio Massimo (1659) e Muzio Mattei (1661), membri di autorevoli famiglie del patriziato romano.
Nel giugno 1673 il G. ottenne ...
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GADDI, Girolamo
Vanna Arrighi
Figlio di Angelo di Girolamo e di Elisabetta Guicciardini, nacque a Firenze intorno al 1520.
La famiglia fiorentina Gaddi, dedita al commercio e alla finanza, era attiva [...] Cortona.
Con breve del 28 genn. 1563 ottenne però da papa Pio IV il permesso di procastinare fino a un massimo di sei mesi la sua consacrazione vescovile; anche l'insediamento nella diocesi, avvenuto nel successivo mese di febbraio, avvenne tramite ...
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BERETTA DELLA TORRE, Siro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia nel 1732, da Bartolomeo, notaio e cancelliere dell'università, in una nobile famiglia che aveva già dato lustro al foro e alle cattedre pavesi. [...] della lingua ebraica seguita da una Exercitatio regularum Hebraicarum in Psalinum primum. Nel 1787 raggiunse il massimo degli onori accademici, essendo stato eletto rettore magnifico dell'università. Pur trovandosi in un ambiente ardentemente ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] (14° sec.), Sōgi (15°-16° sec.) e J. Satomura (16°-17° sec.), al quale è dovuto uno stile che dava la massima enfasi a una progressione ininterrotta di immagini.
Infine, nel periodo compreso fra gli ultimi decenni del 15° sec. e l’inizio del 17°, fa ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] al grado vescovile e il 23 settembre 1450 gli conferì la diocesi di Siena.
L’evento lo riportò, in una posizione di massimo prestigio, dentro l’orizzonte politico di quella patria lontana a cui egli non aveva mai smesso di pensare. Ma l’esaltazione ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] e in particolare nell'Ordine certosino. Il concilio continuava, peraltro, a esser visto nel mondo laico come momento massimo di quella partecipazione alla vita della Chiesa cui molti aspiravano sia per vivere in via diretta le istituzioni religiose ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] i partecipanti al sinodo avevano informato sia il vescovo di Roma, Dionigi – che di lì a poco sarebbe morto –, sia Massimo, il nuovo vescovo di Alessandria103. Ma Paolo godeva di un certo sostegno ad Antiochia, anche grazie all’appoggio di Zenobia ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] e l’erede di quelle 150.000 o 200.000 famiglie che con tutta probabilità la componevano al momento della forse massima depressione demografica tra il secolo VII e l’VIII; e quel fondo demografico rappresentava, a sua volta, già una composta miscela ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] il loro numero si è accresciuto ed è variato nel corso del tempo e da scuola a scuola, da un minimo di 218 a un massimo di 263 (v. Dutt, 1960, p. 70). Il Pāṭimokkha dei Theravādin, ad esempio, che è tuttora studiato e messo in pratica nei paesi del ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] fu altissima, l’89% degli elettori prese parte alla votazione, la regione che si distinse per aver toccato la punta massima della partecipazione fu l’Emilia Romagna con il 92,5% di elettori. Mentre il referendum istituzionale rimandava l’immagine di ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...