BONGHI, Roberto
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Arcidiacono della cattedrale di Bergamo, il 21 marzo 1281 fu eletto dalla maggioranza del Capitolo a succedere al vescovo Guiscardo Suardi, morto nel febbraio precedente.
Appartenente [...] occhio l'ascesa al soglio vescovile: così come è evidente che essa e la sua fazione avessero cercato di trarre il massimo vantaggio dalla lunga vacanza episcopale.
Il B. poté appena avviare la sua attività pastorale. Mirando a dare un nuovo impulso ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] delle indagini svolte dal Borromeo sia risultato il nome del C. come propagandista riformato e che a livello della massima gerarchia ecclesiastica romana sia maturata la decisione di trovare il modo di arrestarlo. Secondo fonti di origine protestante ...
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GAVAZZI, Antonio (in religione Alessandro)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bologna il 22 marzo 1809 da Vincenzo, avvocato, e da Maria Patuzzi. Di famiglia ultrapapalina, secondo di venti figli, il G. studiò [...] scia e d'intesa con L. De Sanctis, fondatore nel 1854 della Chiesa evangelica di Torino e d'ora in poi suo massimo ispiratore, il G. s'impegnò nella Evangelization of Italy (ibid. 1855).
A metà 1859 poté rientrare in Italia - dove il Piemonte gli ...
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GUZZETTA, Giorgio
Francesca Maria Lo Faro
Nacque il 23 apr. 1682 a Piana dei Greci (l'odierna Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo), la più popolosa e importante colonia albanese in Sicilia. [...] la propria identità, avendo nel clero il più forte tutore e il fulcro dell'identificazione etnica.
Le finalità missionarie, massimo scopo della vita del G., fecero sì che si preoccupasse delle Chiese di tradizione greca che non erano in piena ...
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BARDI, Roberto
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Figlio di Barduccio, come risulta dalla concessione fatta a suo favore da Giovanni XXII il 7 marzo 1318 (a quanto assicura il Mazzucheri, nella pace fatta a Firenze dal duca di Atene [...] infatti accomunano assai più il B. ai precursori della nuova cultura, che nel Petrarca hanno appunto il loro massimo rappresentante, che alla maggior parte degli altri suoi contemporanei ancora legati allo schema del florilegio, della scelta, come ...
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BONRIPOSI, Iacopo
Enzo Petrucci
Nacque presumibilmente intorno al 1375 a Perugia. Entrato in un anno imprecisato nell'Ordine benedettino, nel 1405 era diacono e priore del monastero di S. Lorenzo di [...] Aleman, il quale, in considerazione della contrazione dei redditi provocata dalla guerra dei Cento anni, gli dava facoltà di ridurre, al massimo di un quarto i debiti verso la S. Sede per tasse non pagate. Tale riduzione, però, il B. doveva applicare ...
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CORSINI, Pietro
Jacques Chiffoleau
Nacque con tutta probabilità a Firenze nei primi decenni del XIV secolo, da Tommaso di Duccio. Dopo aver compiuto solidi studi giuridici, tradizionali nella sua famiglia [...] . Sembra essersi anche interessato ai libri liturgici. Ma vi campeggiano anche Apuleio, Cicerone, Ovidio, Sallustio, Tito Livio, Valerio Massimo e Virgilio come Boccaccio (De casibus virorum illustrium) e Petrarca (De vita solitaria). Il C. fu in ...
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GRAZIADEI, Antonio
Chiara Mercuri
Nacque a Venezia in un anno a noi ignoto della prima metà del XV secolo. Non si conoscono notizie sulla sua infanzia, e nulla sappiamo nemmeno sulla famiglia, tranne [...] rifuggire dagli onori da sembrarne infastidito. Tuttavia, nonostante la ritrosia verso ogni riconoscimento, giunse al massimo degli onori: "Maximilianus decoravit, Federicus, conduplicavit". Seguendo un topos caro invece alla scrittura agiografica ...
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FOSCHI (Fosco, Fusco), Girolamo
Antonella Pagano
Nacque a Faenza da nobile e antica famiglia, presumibilmente intorno al 1444, come lascia supporre il suo ingresso nell'Ordine dei servi di Maria (non [...] Ordine) risulta piuttosto difficile collocare cronologicamente tale viaggio. Secondo il Dias è probabile che il F. sia stato, al massimo, oltre che a Madera, in qualche altra isola dell'arcipelago delle Azzorre o delle Canarie. Per quanto riguarda le ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] eremita della Tebaide egiziana, egli presta consiglio all’imperatore Teodosio, il quale, prima di sfidare i due usurpatori Massimo ed Eugenio, si affida ai suoi oracoli e responsi12. Anche Antonio prevede con anticipo le visite13, come i martiri ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...