BUONTEMPI, Innocenzo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fabriano nel 1722 0 1723 da modesta famiglia (pare che il padre fosse un cuoco di Pesaro), entrò tra i minori conventuali della provincia del Piceno. [...] da ciò dipese un momentaneo raffreddamento, nell'ottobre 1773, dei suoi rapporti con il papa, che ritornò peraltro ad avere la massima fiducia nel suo confessore. Durante la malattia che condusse Clemente XIV alla tomba, il B. fu uno dei pochi a ...
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FARNESE, Caterina (in religione Teresa Margherita dell'Incarnazione)
Dario Busolini
Nacque a Piacenza il 3 sett. 1637, quartogenita del duca di Parma e Piacenza Odoardo II e di Margherita de' Medici. [...] Teresa e per placare la sua ansia di perfezione, il p. Massimo le permise, dopo un lungo periodo di riflessione, di pronunciare il principesse. I superiori carmelitani permisero al p. Massimo di scrivere il Ragguaglio istorico della nascita, vita ...
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CAPIZZI, Ignazio
Francesco Raco
Nacque a Bronte (Catania) il 20sett. 1708 da Placido, mandriano, e Vincenza Cusmano, filatrice domestica. Rimasto orfano in tenera età, visse per qualche tempo presso [...] via giusta per avviarsi all'ordinazione sacerdotale sotto la guida del gesuita A. Tedeschi, suo confessore, che, indirizzatolo al collegio Massimo di Palermo, gli consentì di proseguire gli studi e di raggiungere nel 1734 il suddiaconato e il 17 dic ...
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CAVALLINI DEI CERRONI, Giovanni
Marco Palma
Nacque a Roma, quasi certamente verso la fine del sec. XIII, da una famiglia borghese piuttosto nota, cui appartennero Giovanni Cerroni, rettore di Roma dal [...] .
Ulteriori informazioni sul C. si ricavano dalle note da lui apposte a due codici, il già citato Vat. lat. 1927 (un Valerio Massimo) e il Vat. lat. 3762, un notissimo esemplare del Liber pontificalis in cui la mano del C. è stata riconosciuta da A ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] Roma, saliva al soglio pontificio con il nome di Giovanni XII, pur non avendo raggiunto l'età canonica: aveva, infatti, al massimo diciotto anni.
La sua elezione era in contrasto con il famoso decreto di papa Simmaco, che proibiva qualsiasi forma di ...
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PIAZZA, Giulio
Stefano Tabacchi
PIAZZA, Giulio. – Nacque a Forlì il 13 marzo 1663 da Francesco e Francesca Savorelli. Apparteneva a un’importante famiglia nobile dell’area emiliano-romagnola, presente [...] che rischiava di spaccare la Chiesa delle Fiandre.
Il 27 luglio 1696 fu nominato chierico della Camera apostolica, massimo organismo finanziario e contabile della S. Sede, ma, dopo pochi mesi, rientrò nel giro degli impieghi diplomatici. Dal ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] che inaugurava i crucci del giovane chiamato a curare la numerosa famiglia. Nel 1561 egli era comunque riuscito a conseguire col massimo dei voti il dottorato in teologia, mentre due anni prima, per intervento diretto di Cosimo I, aveva ottenuto la ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] di papa Giovanni XII.
Dopo la morte di Leone VIII, nell'estate del 965 un'ambasceria dei Romani (il vescovo Massimo di Sutri e il protoscriniario Azzone) aveva richiesto all'imperatore Ottone il Grande la reintegrazione di papa Benedetto V, da lui ...
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ANASTASIO, santo
Alessandro Pratesi
Ventiquattresimo (secondo alcuni autori, ma erroneamente, venticinquesimo) vescovo di Brescia, vissuto tra la fine del secolo VI e il principio del VII. Nella lista [...] in Spagna, sostenuta dagli eruditi bresciani dei secoli scorsi con l'autorità di Massimo vescovo di Saragozza: ma è improbabile che fosse loro nota l'opera perduta di Massimo, mentre non si trova il minimo accenno a tale notizia nel Chronicon che ...
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LOLLINO, Luigi (Alvise)
Stefano Benedetti
Nacque a Candia, nell'isola di Creta, da Franceschina Muazzo e Paolo di Luigi, di antica famiglia veneziana residente nell'isola da oltre tre secoli, in una [...] stati aggiunti i sei anni di studio trascorsi a Padova, e sulla scorta di una lettera al L. del dotto greco Massimo Margunios (che nel 1575 gli si rivolgeva dicendolo ventiduenne), si è potuta suffragare l'antica datazione (Canart, 1970, p. 554 n ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...