Economista e sociologo italiano (Treviso 1845 - Pisa 1918). Prof. presso le univ. di Modena e Pisa, fu il massimo esponente italiano della scuola etico-cristiana, che rappresentò una reazione alla concezione [...] utilitaristico-individualista dell'economia. Fu il principale ispiratore, in Italia, di una democrazia fondata sui principi fondamentali del cristianesimo e quindi il predecessore di quello che nel secondo ...
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Con riferimento alle imprese produttrici di beni di largo consumo, il complesso dei metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato attraverso la scelta e la pianificazione [...] delle politiche più opportune di prodotto, di prezzo, di distribuzione, di comunicazione, dopo aver individuato, attraverso analisi di mercato, i bisogni dei consumatori attuali e potenziali.
Evoluzione ...
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STAGNO
Franco Salvatori
(XXXII, p. 453; App. II, II, p. 886; III, II, p. 818; IV, III, p. 445)
Dopo il massimo storico, raggiunto nella seconda metà degli anni Settanta, la produzione mondiale di s. [...] ha segnato una progressiva contrazione fino a raggiungere, agli inizi degli anni Novanta, i livelli già segnati un trentennio prima. Le ragioni di un tale andamento risiedono nella forte concentrazione ...
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Economista statunitense (Northampton 1884 - Westport, Conn., 1963), figlio di John Bates; prof. alla Columbia University dal 1926 al 1953, è considerato il massimo esponente dell'istituzionalismo. Ha dato [...] anche importanti contributi alla teoria economica (analisi dei costi, principio di accelerazione, tentativo di dinamizzare la teoria del moltiplicatore, ecc.). Tra le opere: Business acceleration and the ...
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politica economica
Giulia Nunziante
Cosa fa lo Stato per assicurare benessere alla popolazione
Lo Stato, nella sua opera di governo, agisce con interventi di politica economica per garantire il massimo [...] nei paesi con un più elevato potenziale di sviluppo, ovvero nelle economie in cui gli impianti produttivi non sono utilizzati al massimo e in cui vi sono molte persone in cerca di occupazione, desiderose di dare il loro contributo.
La riduzione delle ...
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Economia
Nel linguaggio economico-contabile, i componenti attivi del capitale di un’impresa che presentano la caratteristica di tornare a essere numerario effettivo nel periodo massimo di un ciclo di produzione [...] e di scambio.
Nel linguaggio bancario, si dice d. di un conto la facoltà accordata al titolare del conto di disporre delle somme a suo credito nel conto medesimo o di quelle messe a sua disposizione dalla ...
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La forte domanda di cacao verificatasi dopo il 1919, in conseguenza dell'enormemente accresciuto consumo, si accentuò nel 1925 e raggiunse il massimo nel 1927. Durante questo periodo i prezzi aumentarono, [...] annuale delle quotazioni a Londra (in scellini e denari per 112 libbre=50,802 kg.) della qualità più importante di cacao, l'Accra f. f., dal massimo di 72 s. e 9 d. nel 1927 scese a 22 s. e 10 d. nel 1934, risalendo poi lentamente a quasi 39 s. nel ...
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Oligopolio
Renzo Bianchi
Marco Dardi
1. Introduzione
All'origine della nozione di oligopolio è l'idea che un mercato con pochi venditori, o di "concorrenza fra pochi" (v. Fellner, 1949), abbia caratteristiche [...] xi=D(pi); mentre per pi=pinf-i sarà xi=αD(pinf-i), dove α, frazione di domanda che si rivolge a i, sarà compresa fra un massimo di 1/2 (se solo un'altra impresa applica pinf-i) e un minimo di 1/N (se tutte le altre N-1 imprese applicano pinf-i). Con ...
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VINO (XXXV, p. 388; App. II, 11, p. 1115)
Pier Giovanni GAROGLIO
Basilio DESMIREANU
Industria. - Negli ultimi due decennî i progressi dell'industria enologica sono stati molteplici nei varî settori. [...] la media prebellica 1934-38 (1.288.000 t) e quella del 1948-52 del 17,9%, per riprendere in seguito e raggiungere il loro massimo di 1.666.000 t nel 1955 per situarsi poi nel 1959 su 1.314.000 t con un aumento del 2% rispetto alla media prebellica ...
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TABACCO (XXXIII, p. 145; App. II, 11, p. 940)
Basilio DESMIREANU
Coltura e rendimento. - Nel decennio 1950-1959, la coltura del t. nel mondo non ha subìto nel suo complesso troppo profondi cambiamenti [...] prebellica, rispettivamente di soli 3,6% e 4,4%.
Dal 1954 al 1956, la superficie mondiale di t. è aumentata lentamente per raggiungere il suo massimo assoluto nel 1956 con 3.520.000 ha e negli anni da 1957 a 1959 ha oscillato tra 3.360.000 ha e 3.470 ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...