Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] abbastanza minuziosamente, stabilendo dei turni tra il lavoro da compiere in città e in campagna, e cercando di promuovere al massimo forme comunitarie di vita attraverso l'uso di prendere i pasti in comune, ecc. Anche la vita delle famiglie viene ...
Leggi Tutto
Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] e l’erede di quelle 150.000 o 200.000 famiglie che con tutta probabilità la componevano al momento della forse massima depressione demografica tra il secolo VII e l’VIII; e quel fondo demografico rappresentava, a sua volta, già una composta miscela ...
Leggi Tutto
Il mito dello sviluppo sostenibile
Bruno Trezza
(Dipartimento di Economia Pubblica, Facoltà di Economia e Commercio, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
È possibile realizzare [...] (X)e P(Y) rappresentano la probabilità dell'evento in parentesi,
la probabilità della coppia
e 0(1) indica che al massimo esiste una differenza di ordine l connessa alla macchina su cui si svolge il programma di calcolo. Di conseguenza, se esiste ...
Leggi Tutto
Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] e quindi sul tipo di prestazioni offerte (v. Atkinson, 1987). In tutti i casi il criterio è quello di utilizzare al massimo il mercato privato intervenendo attraverso un sistema di sussidi, e ciò al duplice scopo di garantire un ammontare di consumi ...
Leggi Tutto
Consumi
George Katona
di George Katona
Consumi
sommario: 1. Il mutato ruolo del consumatore. 2. Dati statistici: a) ripartizione del PNL e delle spese dei consumatori; b) le spese discrezionali; c) [...] del ciclo vitale: ecco i più importanti fattori che determinano il risparmio. Nella maggior parte dei casi il reddito raggiunge il livello massimo dopo i 40 o i 45 anni, ed è questo il momento in cui le necessità di consumo cedono la priorità alle ...
Leggi Tutto
Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] fu altissima, l’89% degli elettori prese parte alla votazione, la regione che si distinse per aver toccato la punta massima della partecipazione fu l’Emilia Romagna con il 92,5% di elettori. Mentre il referendum istituzionale rimandava l’immagine di ...
Leggi Tutto
Energia, fonti di
Alberto Clô
Introduzione
L'energia è, nell'accezione aristotelica del termine, una sostanza: una realtà astratta - non percepibile con i sensi o misurabile con gli strumenti - che [...] estrattive (risorse). Questo rapporto (v. tab. VII) è infatti passato dall'11-15% del 1973 - a seconda che si considerino i valori massimo o minimo nel range di stima delle risorse - al 24-34% del 1988. In 15 anni, in sostanza, è stato consumato più ...
Leggi Tutto
Squilibri regionali
Alfredo Del Monte
Introduzione
Il fenomeno del dualismo, o anche 'problema Nord-Sud', è caratteristico del processo di crescita sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, [...] corso del processo di crescita di un paese la disuguaglianza dei redditi prima aumenta e poi, dopo aver raggiunto un massimo, inizia a diminuire. Tale relazione è a forma di U rovesciata con una crescente disuguaglianza durante il periodo iniziale di ...
Leggi Tutto
Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] , in cui cioè la quota dell'unica impresa è per definizione uguale all'unità, si ha H = 1² = 1; 1 è il valore massimo che l'indice può assumere. Nella situazione opposta, in cui un settore è costituito da un numero enorme di piccolissime imprese, il ...
Leggi Tutto
connessione
connessióne [Der. del lat. connessio -onis, dal lat. connexus (→ connesso) "l'essere connesso, il modo in cui si è connessi"] [ALG] [ANM] Generic., legame di dipendenza fra due o più grandezze [...] . Nel caso di una superficie, l'ordine di c. relativo alla dimensione 1 (l'unico che non sia banale) è dato dal numero massimo di tagli chiusi che si possono praticare sulla superficie senza farne venire meno la c. (zero per la sfera, due per il toro ...
Leggi Tutto
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...