Amalfi
L. Di Mauro
(Amalphia, Amalpha, Amalfia nei documenti medievali)
Città della Campania (prov. Salerno), lungo la costa meridionale della penisola sorrentina. È situata nel mezzo del tratto di [...] , 1876-1881, I, p. 347), appare irriconoscibile nelle descrizioni che alla metà del sec. 15° ne lasciarono MasuccioSalernitano (Il Novellino, I, 5) e Flavio Biondo (Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, I, 15).
Sulla conoscenza ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] E. Malato, Un libro di memorie del Quattrocento, in Mattino di Napoli, 3 marzo 1967; F. Tateo, La letterat. in volgare da MasuccioSalernitano al Chariteo, in La letterat. ital. Storia e testi, a cura di C. Muscetta, III, 2, Bari 1972, pp. 548-551; A ...
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GRIFFO (Grifi, Griffi), Francesco (Francesco da Bologna)
Paolo Tinti
Nacque presumibilmente a Bologna verso la metà del XV secolo da Cesare, di professione orefice.
Abbandonata definitivamente nel corso [...] , frutto dei torchi dei fratelli De Gregori, editori a Venezia seppure di origini romagnole, e il Novellino di MasuccioSalernitano sono impressi entrambi con caratteri romani tondi di sorprendente e inusuale armonia, tanto che risulta assai facile ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] del Rinascimento, oltre che i modelli di lingua, trovavano rispecchiato un ideale di vita. Visibile nel salernitanoMasuccio, il maggiore dei novellieri quattrocenteschi, lo sforzo di adeguarsi, nonostante i suoi numerosi meridionalismi, al modello ...
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stratico
straticò (o stradicò; anche straticòto, stradicòto, stratigòto) s. m. [dal gr. στρατηγός, nella pronuncia bizantina]. – Variante ant. di stratego, come magistrato bizantino e dell’Italia merid. nel medioevo: credesi per fermo che...
preterire
v. tr. e intr. [dal lat. praeterire, comp. di praeter «oltre» e ire «andare»] (io preterisco, tu preterisci, ecc.; part. pass. preterìto), letter. – 1. tr. a. Tralasciare, omettere, passare sotto silenzio (intenzionalmente o anche...