Fu preparato per la prima volta da F. Wohler nel 1827. Metallo bianco argenteo, inalterabile all'aria a temperatura ordinaria perché protetto da una sottilissima pellicola di ossido. Cristallizza nel sistema [...] il cui schema è riprodotto nella figura 3.
Ogni cella consta di un cassone di ferro rivestito esternamente con materialerefrattario e internamente con carbone pressato che serve da catodo. Gli anodi sono costituiti da blocchi di carbone sospesi al ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, il cui ruolo fisiologico, a partire dagli anni Ottanta del 20° sec., è stato studiato specialmente nel sistema nervoso centrale. L’a. è infatti connesso con alcune importanti patologie; in partic. è emerso con certezza il legame esistente tra il metallo e ... ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 per riscaldamento del cloruro di a. con amalgama di potassio, fu ottenuto, sotto forma di piccole ... ...
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Nicoletta Nicolini
Il metallo per tutte le occasioni
Di colore argenteo, inalterabile all'aria, l'alluminio è molto diffuso in natura. Isolato nel 1825, è ottenuto dai minerali, in genere bauxite, ed è classificato come alluminio primario per distinguerlo da quello prodotto per riciclaggio denominato ... ...
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allumìnio [Lat. Aluminium] [CHF] Elemento chimico trivalente, di simb. Al, numero atomico 13, peso atomico 26.97, di cui è noto un solo isotopo stabile, con numero di massa 27 e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 654 f); fu probab. isolato dal danese H.C. Oersted nel 1825 e poi da F. Wöhler, nel ... ...
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(II, p. 561; App. I, p. 89; II, I, p. 140; III, I, p. 72; IV, I, p. 104)
Metallurgia. - Processo Bayer. - Nell'ultimo decennio il processo Bayer ha continuato a essere l'unico processo industriale di produzione dell'ossido di a. (allumina Al2O3) a partire dalla bauxite. Altri procedimenti sono stati ... ...
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Metallurgia. - Benché i procedimenti estrattivi del metallo non siano sostanzialmente mutati da molti anni a questa parte, tuttavia il generale impoverimento dei minerali trattati e la necessità quindi di lavorare bauxiti sempre più ricche di silice o contenenti l'ossido di a. nelle forme meno solubili ... ...
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La produzione mondiale di alluminio, dopo aver segnato un forte aumento dal 1948 al 1956, passando da 1,26 milioni di t a 3,37 milioni, nel 1957 è rimasta pressoché stazionaria con un totale di 3,38 milioni di t. A questo proposito è interessante notare che mentre i due maggiori paesi produttori - S.U.A. ... ...
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Caratteristiche. - Le caratteristiche fisiche e meccaniche dell'alluminio variano sensibilmente, a parità di trattamento termico e plastico (temperatura di ricottura, grado di incrudimento), con la purezza, cosicché ai titoli più elevati ai quali i recenti progressi nella raffinazione hanno permesso ... ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, ma sempre allo stato di combinazione. È stato per la prima volta isolato allo stato di metallo ... ...
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È la scienza che studia gli aggregati sociali, analizzandoli statisticamente nelle loro condizioni di quantità e di continuità, di qualità e di coesione. Il contenuto della demografia può rientrare in [...] dei gruppi soggetti, e di eliminazione degli elementi refrattarî; e che la società medesima, considerata indipendentemente di vita. Le statistiche di questa attività potrebbero fornire materiali preziosi a chi sapesse usarne non a scopo di semplice ...
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INGEGNERIA AMBIENTALE
Alessandro Battaglia
Premessa. - L'i.a. è il ramo dell'ingegneria riguardante l'ambiente e la sua corretta gestione. In molti paesi, inclusa l'Italia, l'i.a. si è evoluta dall'ingegneria [...] e interventi ex situ, che comportano la rimozione dei materiali contaminati. Gli interventi di bonifica in situ possono essere per es., gli elementi inquinanti incontrati sono particolarmente refrattari al trattamento, o quando i volumi di suoli ...
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Col nome di elemento la chimica moderna designa quelle sostanze che non possono decomporsi in altre e che, invece, combinandosi tra loro, dànno origine a tutte le rimanenti. Precisando meglio, D. Mendeleev [...] , a liquidi (bromo, mercurio) e a solidi refrattarî, come il tungsteno e il carbonio, con una altrettanto atomica hanno dimostrato però che tutti gli elementi sono costituiti dagli stessi materiali, e i loro atomi hanno un tipo di struttura unico. L ...
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Composizione chimica. - Negli ultimi anni gli studî sulla costituzione dei clinker sono stati diretti a precisare come il ferro e l'allumina si trovino combinati; in conseguenza, dal sistema ternario Al2O3 [...] per irradiazione e per convezione, interponendo fra il refrattario e la lamiera del forno un materiale termicamente poco conduttore, costituito da mattoni di pomice, di diatomee o refrattarî porosi.
Sempre nell'intento di realizzare economie sul ...
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Il carburo (o acetiluro) di calcio è uno di quei carburi metallici che si decompongono per azione dell'acqua con la formazione d'idrocarburi, ed è tra essi il più importante dal punto di vista tecnico. [...] costituite da lamiere e profilati e sono ricoperte di mattoni refrattarî. La suola del forno è connessa col neutro del che crescono la potenzialità del forno e la purezza dei materiali impiegati.
ll carburo di calcio viene adoperato per la produzione ...
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(fr. carbures; sp. carburos; ted. Carbide; ingl. carbides). Composti binari del carbonio con i metalli e con alcuni metalloidi, molti dei quali hanno notevole interesse pratico.
Nella Encyclopédie méthodique [...] , molibdeno) che si possono preparare abbastanza facilmente con materiali non troppo costosi e che trovano perciò larga applicazione pratica nella fabbricazione dei refrattarî, delle resistenze elettriche per forni industriali; nella costruzione ...
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NANOSTRUTTURE
Eugenio Mariani
In questi ultimi anni il prefisso nano (che anteposto a un'unità di misura ne riduce il valore di 109, cioè alla miliardesima parte; v. unità, Sistemi di, App. IV, iii, [...] riscontrato per il biossido di titanio e per altri ossidi refrattari (allumina, ecc.) si è trovato anche nel caso di orarie maggiori. Un altro sistema è quello della macinazione spinta del materiale, in mulini a palle. Nel caso del silicio e del ...
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. I m. usati nelle varie applicazioni non hanno sempre l'insieme dei requisiti desiderabili, così alcuni sono molto duri, ma troppo fragili, altri presentano elevate resistenze a compressione ma non a [...] possono ottenere buoni risultati incorporando nel metallo particelle di ossido refrattario, insolubile in esso anche a caldo. È il caso accoppiamenti occorre però scegliere opportunamente i due materiali per evitare il verificarsi fra di essi ...
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Sono così chiamati, dall'inglese cermets (abbr. di (ceramic metals), i materiali derivanti dall'unione di un metallo o di una lega metallica con una sostanza di natura ceramica. Nel linguaggio tecnico [...] .
I c. possono essere divisi in varie categorie a seconda del tipo di materiale ceramico impiegato nella loro fabbricazione.
Cermeti a base di ossidi refrattarî. - Allumina, ossido di berillio, di magnesio, di zirconio, di cromo sono stati accoppiati ...
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refrattario
refrattàrio agg. [dal lat. refractarius «caparbio, ostinato», der. di refragari «opporsi»]. – 1. a. Insensibile, resistente a determinati sentimenti o comportamenti: essere r. alla pietà, all’amore, e in usi scherz. o ironici al...
refrattarieta
refrattarietà s. f. [der. di refrattario]. – Il fatto, la condizione di essere refrattario: r. alla commozione e, in usi scherz., r. alla disciplina, al lavoro, al matrimonio. In partic.: 1. In medicina, particolare condizione...