Pittore statunitense (Newsburgh, New York, 1923 - New York 2015). Studiò a Boston e successivamente a Parigi, dove trascorse anni particolarmente formativi (1948-54), frequentando la scuola di Belle Arti, [...] massimi esponenti dell'hard edge e riuscendo a fondere originalmente la lezione europea di J. Arp e di H. Matisse (soprattutto il Matisse dei découpages) con quella di maestri americani quali A. Reinhardt e B. Newman. Tra le opere più rappresentative ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] europea: essa non poteva più consistere nell'estensione di quello ‛spirito classico' che aveva la sua espressione più moderna in Matisse, ma doveva risultare dalla dialettica di almeno due culture in contrasto tra loro.
D'altra parte, se questo nuovo ...
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BOLAFFIO, Vittorio
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 3 giugno 1883 da Amodeo (Amodio), agiato agricoltore, e da Pia Gentilomo. Dopo aver studiato a Trieste con G. Cossàr e I. Brass, fu da essi indirizzato [...] , che già aveva incontrato a Firenze, e ne subì l'influsso, come anche fu attratto da Cézanne, da Seurat e da Matisse. Tornato a Trieste, se ne allontanò nuovamente verso il 1912, imbarcandosi come fuochista e raggiungendo così l'India e l'Estremo ...
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Importante istituzione museale britannica, la cui collezione è stata distribuita in quattro sedi. Presso la londinese Tate Britain (prima del 2000 Tate Gallery) è ospitata la collezione di artisti britannici [...] , allestita a Londra nel 2000, ospita invece l'arte internazionale del 20° sec. con collezioni di P. Picasso, H. Matisse, di surrealisti, di espressionisti astratti statunitensi e pop art. Le altre sedi sono a Liverpool (dedicata in partic. a forme ...
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Pittore (Toržok, Tver´, 1864 - Wiesbaden 1941), di origine russa. Interrotta la carriera militare per dedicarsi alla pittura, nel 1896 si recò a Monaco, dove studiò alla scuola di A. Ažbè ed ebbe modo [...] una volta, prima a contatto con il gruppo parigino dei Nabis, poi con i Fauves (fu molto colpito dall'arte di Matisse). Nel 1909 fondò con Kandinskij la Neue Kunstlervereinigung. Nel 1921 si stabilì a Wiesbaden e nel 1924 formò con Klee, Kandinskij ...
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Storico dell'arte contemporanea (Detroit 1902 - Salisbury, Connecticut, 1981); direttore del Museum of modern art di New York (1929-43; direttore delle collezioni del museo, 1947-67) dalla sua fondazione, [...] film, oltreché pittura, scultura e arti grafiche; B. curò anche le varie edizioni del catalogo (1942, 1948, 1958, 1977). Tra i suoi saggi: Cubism and abstract art (1936), Picasso: fifty years of his art (1946), Matisse: his art and his public (1951). ...
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Pittore italiano (Piacenza 1912 - Milano 1992). Membro dal 1940 del gruppo di Corrente, si orientò, nella ricerca del proprio linguaggio pittorico, verso una deformazione espressionistica e una essenziale [...] Antibes, durante il quale fu a contatto diretto con l'opera di Picasso ed ebbe modo di conoscere anche Chagall, Matisse e Gide, proseguì la sua ricerca organizzando in un nuovo rigore compositivo quella intensità emotiva che caratterizza anche i suoi ...
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Tomaso Montanari
A Milano il Novecento diventa museo
Il grande neon di Lucio Fontana (1951) che brilla su piazza del Duomo dalla loggia dell’Arengario è una specie di stella cometa che guida verso una [...] della grande avanguardia internazionale nelle sue varie declinazioni (Picasso e Braque, Klee, Kandinskij, un delizioso Mondrian, un Matisse del 1925), per continuare con il futurismo (con la bellissima Bambina x balcone di Giacomo Balla, 1912) e ...
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SANTOMASO, Giuseppe, detto Bepi
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato il 26 settembre 1907 a Venezia, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti, fu a contatto con l'ambiente di Gino Rossi e di Pio Semeghini [...] sia espressionistico; a Parigi cominciò a chiarire meglio la sua sensibilità cromatica attraverso l'ammirazione di Braque, Matisse e Bonnard: in particolare sentì profondamente la suggestione del colore e del gusto compositivo braquiano, nella cui ...
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LAPICQUE, Charles
Corrado MALTESE
Pittore, nato il 6 ottobre 1898 a Theizé (Rodano). Vive a Parigi. Nel 1937 ha lavorato per il Padiglione delle scoperte alla Grande esposizione di Parigi. Nel 1945 [...] antiche e all'arte decorativa del sec. XVIII, ha subìto fortemente l'influenza di Cézanne e dei fauves (Matisse), arrivando a uno stile personalissimo, pronto ad approfittare di ogni spunto realistico per trasformarlo con assoluta spregiudicatezza in ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...