ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] corredate dei consueti termini greci e latini, mentre l'apparato iconografico consiste di centotrenta immagini alquanto rozze, ricavate da matrici lignee o metalliche. Come fonte per il testo e le illustrazioni fu usato un manoscritto dell'abbazia di ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] la difficoltà di lettura imposta dalla frammentarietà dei testi superstiti, da rese tecniche incerte e da discontinue matrici formali, sembra tuttavia che l'area dell'Emilia orientale abbia incontrato minori difficoltà ad assorbire nei propri ...
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MEROVINGI
P. Perin
La dinastia merovingia, che deriva il suo nome da Meroveo - mitico eponimo dei Franchi Salî, germani del Reno inferiore -, regnò sull'antica Gallia romana dall'epoca di Clodoveo (481/482-511), [...] soprattutto quella dello stampo (riproduzione meccanica di una decorazione grazie all'imbutitura di una lamina con l'impiego di una matrice di metallo) per la decorazione di guarnizioni di cofanetti e secchielli o anche per piastre di fibule.Il damas ...
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Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (Aquileia)
V. Scrinari*
Città della provincia di Udine presso il fiume Natissa, che la congiunge alla laguna di Grado.
1. Storia. - Sorse come colonia [...] di Belsus e di Secundinus Avitus), esemplari di stile eclettico come il vaso di Aescinus. D'argilla rosata, tratte da matrici, sono pure le figurine a tutto tondo, votive, dedicatorie o lusorie, che, insieme alla innumerevole serie delle lucerne ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] dei Gherarducci e dom Simone camaldolese operanti con accenti fortemente gotici e con ascetica intensità di espressioni, su matrici senesi e fiorentine insieme. I due collaborarono negli a. di S. Maria degli Angeli (Firenze, Laur., 1370, 1385 ...
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Vedi CORINZI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CORINZI, Vasi
L. Banti
L'aggettivo c. dovrebbe indicare tutta l'industria ceramica di Corinto (Grecia), dall'inizio di una produzione locale alla fine di questa [...] degli altari di corinto), da cui forse dipendono quelle trovate in Sicilia.
Vasi a rilievi. - Vasi a decorazione impressa, ottenuta con matrici a placca e a cilindro, furono fabbricati a Corinto fino dalla metà del VII sec. a. C. e forse prima. È ...
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CILICIA
M.A. Lala Comneno
(gr. Κιλιϰία, turco Kilikya)
Regione dell'Anatolia, oggi parte della Turchia, compresa tra Panfilia a O, Licaonia e Cappadocia a N e Siria a E, estesa grosso modo da capo Anamur [...] del santo, nel c.d. vangelo di Teodoro (Gerusalemme, Armenian Patriarchate, Lib. of St Thoros, 1796), ancora legato a matrici bizantine, e in un vangelo (Venezia, Bibl. Armena dei PP. Mechitaristi, 14) con figure che denotano di già una certa ...
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CRISTALLO DI ROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] 1929-1930, II, p. 513). A epoche molto diverse risalgono inoltre altri oggetti in c., quali pedine per il gioco degli scacchi, matrici per sigilli e anelli.Dal punto di vista tecnico e stilistico le opere in c. di rocca più antiche sono legate da una ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] ’arte dei pittori in Venezia e i suoi statuti, Firenze 1975, ad nomen; B. Mazza Boccazzi, La vicenda dei Tombeaux des princes: matrici, storia e fortuna della serie Swiny tra Bologna e Venezia, in Saggi e memorie di storia dell’arte, X (1976), pp. 81 ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] di transizione magneticamente attivo (per es., ferro) in una matrice nobile (per es., oro o argento) con concentrazioni una fase cristallina molto più solubile in acido della restante matrice vetrosa; i pori che in questo modo si ottengono hanno ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).