MELNIK
A. Tschilingirov
Cittadina della Bulgaria sudoccidentale situata lungo il corso di un affluente di sinistra del fiume Struma, in prossimità del confine greco.L'insediamento antico, di origine [...] semicircolari, coro coperto a volta, navate scandite dai due pilastri del coro e da tre coppie di colonne, navatelle senza matronei, navata centrale con copertura piana e dotata di sýnthronon. Si sono conservati solamente il coro e una parte del muro ...
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ARRAS
A. Ghidoli
(lat. Nemetacum, Nemetocenna; fiammingo Atrecht)
Città della Francia settentrionale, capoluogo del dip. del Pas-de-Calais, sulle colline di Baudémont. La città, di origine romana, divenne [...] parte degli studiosi, suppose che almeno due maestri avessero diretto i lavori nel corso del 12° secolo. All'esterno i matronei erano ornati di timpani e presentavano un tetto a due spioventi per ogni campata.Della cattedrale (collegabile a esempi ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] zona centrale della copertura. La scoperta della grande aula dei mercati traianei (Roma) ci offre già il tipo della basilica a matronei le cui logge si aprono sulla navata centrale, fra pilastro e pilastro. Anche se l'idea prima di tale mercato possa ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] tribuna, costruita nei restauri fino a comprendere i bracci del transetto e i collaterali del santuario. Si accede ai matronei grazie a due ampie torri scalari, addossate in facciata, che ne enfatizzano il prospetto, già interpretate dall'erudizione ...
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Vedi FILIPPI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FILIPPI (v. vol. iii, p. 673)
S. Pelekanidis
Sono stati in questi ultimi anni approfonditi particolarmente gli studî sulla F. cristiana. Essa ebbe il privilegio [...] .
Il primitivo impianto fu costituito da una basilica semplice, ellenistica, con tre navate, con copertura lignea e con matronei su tre lati. La navata principale finisce ad E con un'abside semicircolare che presenta, nella parete esterna, tre ...
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Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] e prototipo dell’architettura sacra pugliese, dalla severa facciata fiancheggiata da due torri, con interno ricco di sculture, finti matronei e cripta (1098); notevoli il ciborio (sec. 12°) e la cattedra episcopale (datata fine sec. 11° o metà 12 ...
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Ambulacro
G. Binding
Corridoio anulare che originariamente girava intorno al sepolcro martiriale dell'altare maggiore. Nella pianta del monastero di San Gallo (820 ca.; San Gallo, Stiftsbibl., 1092) [...] Inferiore (coro consacrato nel 1230). Nella Liebfrauenkirche di Maastricht (ca. 1170-1180), intorno al coro si trova un a. con matronei che si configura come uno sviluppo delle absidi renane a doppio guscio e che risente dell'influsso di St. Maria im ...
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LIMBURG an der Lahn
S. Lupinacci
LIMBURG an der Lahn (Limpurg, Lymburg, Lintburgk, Lintburg nei docc. medievali)
Città della Germania, situata in Assia, sul corso del fiume Lahn, affluente del Reno.L. [...] ottenuto è di un edificio a metà tra il Tardo Romanico tedesco e il Gotico primitivo francese.La presenza di matronei praticabili è stata messa in relazione con la Cappella Palatina di Aquisgrana (Wilson, 1990, p. 147): secondo questa ipotesi, mentre ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] alla particolare situazione di S. Lorenzo. Soltanto la navata riceveva luce dalle finestre poste a grande altezza, mentre i matronei e le navatelle rimanevano in penombra. Le logge erano accessibili dalla collina entro cui la chiesa era serrata. Alle ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] di controfacciata. In quest'ultimo caso esso esiste solo in presenza di matronei di cui può ospitare le scale di accesso. A volte (per sua copertura, specie se si trattava di volte, il matroneo non fu unicamente un ambiente riservato alle donne; nei ...
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matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...