Psicanalisi
Peter Gay
Introduzione
A differenza di altre discipline che rientrano nel campo delle scienze umane, come ad esempio la sociologia o l'antropologia culturale, la psicanalisi è stata - e [...] costretti all'esilio dall'avvento del nazismo in Germania. I collaboratori più noti dell'Istituto furono MaxHorkheimer, Theodor Adorno e Herbert Marcuse, tutti esponenti altamente sofisticati della neo-sinistra hegeliana, che specialmente negli ...
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Cultura politica
Gabriel A. Almond
La preistoria della teoria della cultura politica
Il tentativo di spiegare la dottrina e l'azione politica attraverso la teoria della cultura politica risale alle [...] da Freud e comprendente Theodor W. Adorno, MaxHorkheimer, Else FraenkelBrunswik, Nevitt Sandford, Ruth Benedict, empirici di Ronald Inglehart (v., 1975 e 1989), Samuel Barnes e Max Kaase (v., 1979) e dei loro collaboratori. Inglehart dimostrò, ...
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Personalita e societa
Luciano Gallino
di Luciano Gallino
Personalità e società
Origini e differenziazione degli studi su personalità e società
Fin dai primi stadi del loro sviluppo le scienze sociali [...] peso non minore che all'economia. L'autorità "è molto più importante di quanto si tenda a credere", scriveva MaxHorkheimer negli anni trenta, forzatamente trasferitosi a Parigi dopo l'avvento del nazismo, richiamandosi appunto a Hegel in una delle ...
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Nuovi modelli dell’abitare
Maurizio Vitta
Continuità e mutamento
Il 20° sec. ha pensato l’abitare riassumendolo nella figura sociologica dell’abitazione. Il modello della ‘casa’ come diritto sociale, [...] al modello della società industriale. La gerarchia dispiegata all’interno della compagine familiare riflette quella sociale: secondo MaxHorkheimer, la famiglia ha costituito la ‘cellula germinativa’ della cultura borghese, che vi ha trovato la sua ...
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Individuo, Stato e società in Gentile
Carlo Altini
Tra filosofia, storia e politica
Nelle opere di Gentile non è presente l’interesse per la storia del pensiero politico che caratterizza invece la riflessione [...] categoria che, in verità, viene utilizzata, in funzione anticapitalistica, da pensatori marxisti quali Antonio Gramsci, MaxHorkheimer e György Lukács e, in funzione antiborghese, da pensatori ‘comunitaristi’ quali Georges Bataille e Roger Caillois ...
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Relativismo culturale
Francesco Remotti
1. Le ragioni del relativismo
Il relativismo culturale è una modalità di confronto con la variabilità e la molteplicità di costumi, culture, lingue, società. [...] (compresa la civiltà occidentale), avente un indubbio sapore illuministico (nel senso almeno conferito a questo termine da MaxHorkheimer e Theodor W. Adorno: v., 1947).
Gli autori più sensibili al relativismo coltivano però una teoria piuttosto ...
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L’architettura nell’epoca della sostenibilità
Vittorio Magnago Lampugnani
Un segno distintivo (e un problema centrale) della società contemporanea è la sua frammentazione. L’individualismo dietro cui [...] in cui questo futuro dovrà compiersi, per meritarsi realmente questo attributo, ci saranno e dovranno esserci diversi pareri. MaxHorkheimer e Theodor W. Adorno affermano, in Dialektik der Aufklärung (1947; trad. it. 1966), che la maledizione del ...
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TREVES, Piero
Roberto Pertici
– Nacque a Milano il 27 novembre 1911 da Claudio, deputato socialista, allora direttore dell’Avanti!, e da Olga Levi, di cospicua famiglia veneziana, figlio secondogenito, [...] , riuscì a collaborare dal 1933 perfino con la Zeitschrift für Sozialforschung, fondata l’anno avanti e diretta da MaxHorkheimer per incarico dell’Institut für Sozialforschung di Francoforte, con brevi recensioni di libri italiani. I suoi numerosi ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] antiragione. Schopenhauer, Nietzsche, Dilthey, Heidegger e lo stesso Max Weber segnano le tappe sulla strada della perdizione.
L di Marcuse è del 1941. La Dialettica dell'Illuminismo di Horkheimer e Adorno è del 1947. Quella che sembra essere, dunque ...
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WERTHEIMER, Max
Francesca Ortu
Psicologo cecoslovacco, nato a Praga il 15 aprile 1880, morto a New York il 12 ottobre 1943. Dopo aver iniziato all'università di Praga gli studi in giurisprudenza, s'interessò [...] a Francoforte dove aderì alla ''scuola di Francoforte'' ed entrò in relazione in particolare con P. Tillich e M. Horkheimer. Nel settembre 1933, per sottrarsi alle minacce delle leggi razziali, si rifugiò negli Stati Uniti. Fino alla morte insegnò ...
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