ACCURSI, Michele (Michelangelo)
Enzo Piscitelli
Nacque a Roma nel 1802 da Cesare, oriundo di Bologna; laureatosi in giurisprudenza, fu "curiale" del Tribunale della Segnatura di giustizia. Già iscritto [...] e pure il prefetto di polizia P. M. Pietri: il legame con quest'ultimo fece nascere voci sfavorevoli all'A., sempre difeso da Mazzini.
L'A. morì a Parigi non si sa bene quando; tuttavia, era vivo ancora nel 1872, perché il 29 maggio scriveva ad ...
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Carlo Alberto, re di Sardegna
Guido Pescosolido
Il sogno dell'unità d'Italia
Carlo Alberto di Savoia-Carignano racchiuse in sé in modo drammatico il dilemma, proprio di fine Settecento-inizio Ottocento, [...] austriaco Metternich.
Sulle prime prevalse nettamente l'opzione conservatrice e Carlo Alberto represse duramente il movimento democratico mazziniano. Ma la logica sabauda di espansione nella Pianura Padana agiva in lui, a partire dal 1840, non ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] e illuministico, la sua radicata avversione all’idea del «primato italiano» e la sua insofferenza verso l’insurrezionalismo mazziniano così come verso la retorica patriottica dei moderati ne fecero una figura decisamente anomala nel quadro della ...
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FORESTI, Felice Eleuterio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Biagio, frazione d'Argenta (nell'odierna provincia di Ferrara), il 20 febbr. 1789, da Bonafede, possidente, e da Angelica Zucchini. Compiuti [...] Menghini, Lettere di G. Garibaldi, Q. Filopanti ed A. Lemmi a F. E e lettere di E F. a G. Lamberti e a G. Mazzini, Imola 1909, come per G. Maioli, F. fondatore della Soc. nazionale (lettere autografe di G. Pallavicino a F. E 1856-1858), in Rass. stor ...
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FACCIOLI, Giulio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verona nel 1810 da Antonio e da Teresa Schiavoni. Poco si sa della sua famiglia, ma parecchi elementi inducono a ritenere che essa fosse molto in vista [...] . Se ne videro gli effetti all'indomani del '49, allorché anche a Verona, grazie agli sforzi di qualche fervente mazziniano (in particolare il comasco L. Dottesio), fu possibile dar vita ad un comitato rivoluzionario capace, pur nel sostanziale ...
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CARINI, Giacinto
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 20 maggio 1821 da Giacinto e da Marianna Anania, in una famiglia di fedeli funzionari borbonici, aveva perso il padre, direttore delle Finanze in [...] di altre regioni, venne intanto modificando le sue idee politiche, con spiccata tendenza all'unitarismo di stampo mazziniano. Con altri protestò quindi contro l'imposta ritrattazione in Sicilia dell'atto di decadenza della monarchia borbonica del ...
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MALENCHINI, Vincenzo
Fulvio Conti
Nato a Livorno l'8 ag. 1813 da Pietro e Veneranda Chiellini, studiò nel collegio ducale di Lucca e presso l'Università di Pisa, dove si laureò in giurisprudenza. Nel [...] forense e di poter coltivare i suoi interessi culturali e politici, che lo videro avvicinarsi alla Giovine Italia. Con G. Mazzini il M. entrò certamente in contatto nel 1843, durante un suo soggiorno a Londra, stringendo un rapporto di amicizia che ...
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GORINI, Carlo
Fabio Zavalloni
Nacque a Milano il 12 sett. 1824. Sebbene non provenisse da una famiglia facoltosa, il G. compì regolarmente gli studi inferiori e si iscrisse poi alla facoltà di giurisprudenza [...] di Roma, b. 1101/18/2; b. 235/61; b. 272/66/1. Altre fonti e notizie in C. Vincenzi, Vigilia di guerra nel '59: lettere di C. G., di G. Mazzini, e di G. Medici ad E. Guastalla, in La Lombardia nel Risorgimento italiano, VI-VII (1921-22), pp. 45-63; G ...
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ALBINI, Giacinto
Tommaso Pedio
Nacque in Napoli il 4 marzo 1821 da Gaetano, ostetrico e chirurgo proveniente da Montemurro (Potenza), e da Elisabetta Morgigno. In quella città conseguì nel 1843 la laurea [...] Basilicata, Potenza 1914, p. 4; G. A.,in Riv. di critica e storia del Risorgimento ital., I (1914), pp. 41 a.; V. Marone, Il Mazzini lucano: G. A., in La terza Italia, Genova 22 marzo 1921; P. Baccelli, L'apoteosi di G. A. ,Roma 1923; E. Pedio, La ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] del 9 apr. 1833, ibid., I, pp. 167-172). La lettera, ripubblicata con intenti antigiobertiani nel 1849 non da G. Mazzini, come a lungo si credette, ma probabilmente da C. Cattaneo, col titolo Della repubblica e del cristianesimo, era rivelatrice di ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
mazzinianesimo
mazzinianéṡimo (o mazzinianismo) s. m. [der. di mazziniano]. – Il complesso dei principî e degli ideali ispirati all’azione di G. Mazzini (v. la voce seg.); anche, il movimento a essi improntato.