MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] biennale che, prescelto per aprirgli la via ai corsi di medicina, lo portò invece a frequentare la facoltà di giurisprudenza, uno dei pochi stranieri capaci di offrire un’immagine nonconvenzionale dell’Italia e di comprenderne le difficoltà; poi si ...
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MILIZIA, Francesco
Tommaso Manfredi
MILIZIA, Francesco. – Nacque a Oria, in Terra d’Otranto, il 15 nov. 1725, da Raimondo e da Vittoria Papatodero, appartenenti alla piccola nobiltà (Ancora, pp. 21 [...] dal giovane architetto Giovan Battista Vinci) del nonconvenzionale avvicinamento alla disciplina architettonica del M.: « VIII; un compendio, rimasto inedito, del celebre Domestic medicine del 1769, già riedito in italiano nella versione integrale), ...
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CHIOSSONE, David Michele
Claudio Meldolesi
Nacque a Genova il 29 ott. 1820 da Giambattista e da Antonietta Calcagno. La passione per il teatro si manifestò in lui precocemente. "Cominciò a scrivere [...] fu "poeta" adolescenziale, istintivo, di un'ispirazione nonconvenzionale anche se destinata ad esiti di convenzione per incuria ). Nel 1845 il C. prese la laurea in medicina e contemporaneamente cominciò a intrattenere fruttuosi rapporti con le più ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...]
Il titolo di "maestro" indica la qualifica di dottore in medicina, che il F. doveva avere conseguito a Siena in anni di produzione dei pre-Rozzi, fornendo un ritratto sociologicamente nonconvenzionale di questo mondo. Nell'opera più fortunata del ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] più robusta e assai meno convenzionale di quanto fosse sin Dalmas, professore aggregato alla facoltà di medicina di Parigi. Dal breve diario del : il giardiniere-custode aveva avuto la consegna di non far passare nessuno. Il 14 poté entrare dal B ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] dell'Internazionale con la frase convenzionale: "Le note operazioni commerciali Or bene, noi, francamente, per un'impresa non nobile, non ci sentiamo di dare né un uomo né venne sottratto il mandamento di Medicina, noto epicentro di lotte bracciantili ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] di filosofia, di matematiche, e, con grande interesse, le lezioni di medicina di G. B. Montano. Nel 1549 ritornò a Bologna, ma, per gli animali, la rappresentazione delle piante non è convenzionale e schematica, come avviene nella maggior parte ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] dall'Orio; dello stesso periodo, se non addirittura precedente, è la tela sul soffitto Padova con Alessandro beve la medicina portagli da Filippo e Sofonisba davanti una Scena di matrimonio. Più convenzionale rispetto al gusto aggraziato delle scene ...
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MEUCCI, Antonio
Basilio Catania
– Nacque il 13 apr. 1808 a Firenze da Amatis, impiegato del Buongoverno toscano, e Maria Domenica Pepi.
Dal novembre 1821 frequentò per sei anni l’Accademia di belle [...] D. De Vecchi (astronomia), F. Uccelli (medicina) e F. Nesti (zoologia e mineralogia).
Infine ripiegò su una più convenzionale fabbrica di birra lager, molto in ogni sede e in ogni occasione. Non poteva fondarsi legalmente sul «caveat», scaduto da ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] corsi (filosofia, matematica medicina) e orientando il suo dall'oscurità". E in realtà il suo esordio di scrittore non poteva essere più vivace e clamoroso. Nel 1783, dopo naturale", contrapposto al "linguaggio convenzionale", proprio della poesia.
La ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...