GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] delle proprie fatiche compositive: lavorava alla revisione e alla preparazione . Navarrini, Una magistratura gonzaghesca del XVI secolo. Il Magistrato camerale, ibid., pp. 99, 101-103, 106-108; A. Pazzini, La medicina alla corte dei Gonzaga, ibid ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] è invece avvenuto in altri ambiti scientifici come la medicina, la meccanica o l’elettricità. Il carattere fortemente ebbero anche la manifattura dei merletti, l’industria del cuoio e la lavorazionedel metallo. Per il commercio di questi prodotti L’ ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Difesa e scienza in America
Robert Seidel
Difesa e scienza in America
Le ricadute positive della guerra
Sir Gavin de Beer (1899-1972), nell'opera [...] richiamarono la sua attenzione, contrariamente a quanto avvenne per la medicina o la fisiologia e per la pace.
Lo sviluppo dell al fatto che determinate università stavano continuando il lavorodel Los Alamos Scientific Laboratory, che si era voluto ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] ed il rimanente Dottori di legge, e Medicina, Chirurghi e Ingegneri" (Ruffini, p. del Sud; quelle al Comitato napoletano presentano un F. più autentico, il tenace costruttore di piani insurrezionali spesso incline ad illudersi e a giocare un lavoro ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] di corte Antonio Musa Brasavola gli dedicò un'opera di medicina, il filosofo bresciano Vincenzo Maggi, professore nello Studio 1567, volendo adempiere alle ultime volontà del padre, fece terminare i lavori nel palazzo dei Diamanti: risale infatti a ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] Giorgio Canavese (fu poi giustiziato nel 1797 per il suo giacobinismo) e discepolo del Denina.
Il B. venne scarcerato il 12 sett. 1795 e tornò subito madrepatria. Il genere di vita dei coloni, il lavoro agricolo cui si dedicavano, che li poneva a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Cuoco
Antonino De Francesco
L’impegno intellettuale, l’elaborazione teorica e la concezione della politica di Vincenzo Cuoco, una delle più grandi intelligenze dell’Ottocento, rappresentano [...] : appena giunto a Napoli, nel 1787, studiò diritto e medicina e seguì i corsi tenuti da Mario Pagano, Francesco Conforti e , sempre nel 1802, all’attenzione del vicepresidente Francesco Melzi d’Eril.
Il lavoro venne prontamente avviato, ma non giunse ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] per l'insegnamento della medicina. La cattedra di 1446, inoltre, fu attivo a Ferrara un discepolo del Pisanello, Matteo de' Pasti.
Iacopo Bellini comparve Louvre). Dal 1443 al 1452, anni di lavori e studi nella Terraferma veneziana, Iacopo Bellini ...
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Sionismo
Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso [...] dalla religione e a una migliore conoscenza della medicina moderna - a un tasso molto superiore a quello a emigrare in Palestina per darsi al lavoro della terra. Il centesimo compleanno del grande mecenate ebreo inglese, protettore degli Ebrei ...
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Ingegneria
GGiovanni Coppola
Nel periodo svevo, il pensiero scientifico presenta una singolare koinè culturale determinata dall'intenso e continuo interscambio tra le più lontane scuole, alla cui qualificazione [...] III. 48. 4) imponeva di gettare carogne o resti della lavorazionedel cuoio oltre un quarto di miglio "fuori dalle mura, oppure in La guerra nel medioevo, Roma-Bari 2002.
O. Zecchino, Medicina e sanità nelle Costituzioni di Federico II di Svevia (1231 ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...