Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] criminale venne messa a frutto da Lombroso sin dalla prima edizione del suo più celebre lavoro, L’uomo delinquente studiato in rapporto alla antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie. La nozione di ‘atavismo’, in ogni ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] formazione nella città natale, assecondando la volontà paterna il M. studiò medicina e logica nell'Università di Padova, diritto civile a Perugia, modello di organizzazione dellavoro didattico. Il maestro deve dedicare la lezione del mattino alla ...
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MELOGRANI, Giuseppe
Francesco Campenni
– Nacque in Calabria, a Parghelia, casale di Tropea, il 29 luglio 1750, da Michele Meligrana e Olimpia di Costanzo.
Dalla particola battesimale il cognome risulta [...] diritto civile e canonico, poi quelli di medicina e scienze naturali. Dovette affermarsi presto negli reale salina di Lungro, Cosenza 1981, pp. 9-13; G. Matacena, Architettura dellavoro in Calabria tra i secoli XV e XIX, Napoli 1983, pp. 108-113; ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] dei crociati che viene sottolineato anche nei trattati di medicina; infatti M., nell'introdurre il suo Trattato sui I, p. 32).
La Guida dei Perplessi insiste sulla necessità dellavoro e di una strategia organizzata che renda possibile all'uomo non ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] filosofia (pp. 78-100); teologia (pp. 101-183); medicina (pp. 184-217); matematica (pp. 218-228); diritto -453; G. Bertoli, Organizzazione dellavoro tipografico, lettura in piombo e correzione nei preliminari del contratto fra Scipione Ammirato e F ...
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LAPI, Nicolò
Andrea Bartocci
Figlio di Giovanni di Bernardino e di Caterina di Martino Erri, nacque a Bologna prima del 1380 e fu inserito molto giovane nell'organizzazione della diocesi. In data successiva [...] pieve di S. Marino, nonché arciprete del monastero di S. Michele nel plebanato di Medicina e della pieve dei Ss. Gervasio 1440, il contratto con i due maestri muratori incaricati dellavoro. Il 4 dic. 1441 sottoscrisse i provvedimenti decisi dal ...
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FALCO, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Lecce, da Giuseppe e da Assunta Gaballo, il 6 febbr. 1875, e si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli nel 1900. Durante gli anni del [...] Comune la convenzione per il servizio di obitorio municipale (Istituto di medicina legale, in Ann. della R. Univ. di Messina per un caso di polmonite tardiva, consecutiva a trauma-infortunio dellavoro, in "Zacchia". Rass. di studi medico legali, ...
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regione
Porzione di territorio che si designa per caratteri propri, geografici o storici. Nel pieno degli anni Novanta del Novecento, il concetto di r. ha attraversato una fase di profonda rivisitazione, [...] sanitarie locali). Alle r., inoltre, veniva demandata la programmazione sanitaria, e quindi la gestione della medicina scolastica e dellavoro e degli ospedali, nonché il controllo dell’igiene ambientale (potere, quest’ultimo, abrogato nel 1993 in ...
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FINOCCHIARO, Gaetano
Gaetano Lo Castro
Nacque a Catania il 10 sett. 1891 da Francesco Paolo, avvocato, e da Giuseppina Romeo. Nel 1910 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Catania, [...] in diritto commerciale.
Si iscrisse poi alla facoltà di medicina e chirurgia della stessa università, conseguendo la laurea il 10 contigui, come quelli del diritto dellavoro, cui appartengono i saggi su La magistratura dellavoro (1928) e ...
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Il fenomeno criminale in generale. - Il fenomeno della c. e della delinquenza (v. delinquenza, XII, p. 537; App. II, i, p. 765; IV, i, p. 581) in questi ultimi venti anni è andato assumendo caratteristiche [...] infortuni sul lavoro e le malattie professionali, con i relativi danni alla persona dellavoratore, la c handbook on computer crime, Chichester 1986; Trattato di criminologia, medicina criminologica e psichiatria forense, a cura di F. Ferracuti, F ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...