Generale e uomo politico statunitense (Denison, Texas, 1890 - Washington 1969).
Esponente del Partito repubblicano, fu presidente della repubblica statunitense (eletto nel 1952; confermato nel nov. 1956). [...] di contenere l'espansione del comunismo lanciando la cd. dottrina E., che offriva aiuto militare ai paesi del MedioOriente.
Vita e attività
Durante la seconda guerra mondiale, diresse dapprima la divisione piani di guerra; successivamente (giugno ...
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Città della Turchia (4.919.074 ab. nel 2017). Capitale dal 1923. È situata sul luogo dell’antica Ancyra, nel cuore dell’Anatolia, in posizione centrale assai favorevole, come appare dalla sua passata importanza [...] della città – che producono il mohair). Centro culturale, A. è sede di due università locali e dell’Università tecnica del MedioOriente.
Alla fase romana, quando fu capitale della provincia di Galatia, risalgono il tempio di Augusto e Roma (con il ...
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Organizzazione islamica di stampo jihadista, attiva soprattutto tra l'Iraq e la Siria, precedentemente noto come Isis (Stato islamico dell'Iraq e della Siria) o Isil (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). [...] a guida curda sostenuti dagli Stati Uniti, sebbene negli anni successivi, dotandosi di strutture regionali coordinate da una leadership centrale, l'organizzazione sia in una fase di ristrutturazione e risulti attiva in MedioOriente, Asia e Africa. ...
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Viaggiatore e uomo politico inglese (Londra 1879 - Parigi 1919). Viaggiò più volte in Siria e Mesopotamia. Deputato conservatore (1911), conoscitore dei problemi politici del Vicino Oriente, nel 1915 fu [...] -Picot, concluso nel 1916, che stabiliva la separazione della Palestina dalla Siria e riconosceva le aree di influenza francese e inglese in MedioOriente. Continuò poi a essere ascoltato dal Foreign Office come consigliere per la politica nel Vicino ...
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Diplomatico e finanziere inglese (Londra 1895 - Presteigne, Radnor, 1978), figlio di James, primo barone di Rodd. Prestò servizio a Sofia e a Roma, passò poi allo Stock exchange (1926-28) e alla Banca [...] , di cui fu presidente dal 1945 al 1948; nella seconda guerra mondiale resse l'amministrazione civile britannica nel MedioOriente, nell'Africa Orientale Italiana, quindi in Sicilia e nel mezzogiorno d'Italia. Ha pubblicato, fra l'altro, British ...
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Re d'Egitto (Il Cairo 1920 - Roma 1965), figlio di Fu'ād e della regina Nazli. Salì al trono alla morte del padre nel 1936, e assunse i poteri sovrani l'anno seguente, al compimento della maggiore età. [...] La sua politica personale e la corruzione della classe dirigente, emersa soprattutto nella crisi del MedioOriente e nella cattiva condotta delle ostilità contro Israele (1948), portarono a una sollevazione di ufficiali capeggiati da Nagīb e Nasser ...
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Generale britannico (Aldershot 1884 - Marrākesh 1981). Nella seconda guerra mondiale comandò (fino al dic. 1940) il corpo Home forces in Norvegia e dal luglio 1941 all'agosto 1942 fu comandante in capo [...] del MedioOriente. Trasformò il Corpo del deserto in 8a armata e diresse l'offensiva che (nov. 1941) portò le forze britanniche in Cirenaica; dopo la controffensiva intrapresa (maggio 1942) da Rommel, che giunse ad el-῾Alamein, fu destinato in India ...
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Generale inglese (n. nel Hampshire 1897 - m. Toronto 1983). Vicecapo di stato maggiore delle forze del MedioOriente nel 1941, fu l'autore del piano dell'offensiva britannica contro Rommel nel nov. dello [...] stesso anno. Partecipò in seguito allo sbarco in Normandia e dal 1947 al 1949 fu comandante supremo delle truppe britanniche in Estremo Oriente. Fu infine addetto militare a Washington (1950-51). ...
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Generale (Colchester 1883 - Londra 1950). Partecipò alla guerra contro i Boeri (1899-1902) e alla prima guerra mondiale, servendo poi in Egitto con il gen. E. H. H. Allenby e nel corpo di occupazione sul [...] Office e inviato più tardi in Rhodesia del Sud, nel 1939 fu nominato comandante in capo delle forze britanniche nel MedioOriente. In tale veste diresse le operazioni contro gli Italiani in Cirenaica (dic. 1940 - genn. 1941) e in AOI (genn.-maggio ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] , inteso a sostenere il sultano turco contro il francofilo Moḥammed ῾Alī, la più temibile minaccia per quell'equilibrio nel MedioOriente che P. aveva cercato di mantenere già con l'accordo anglo-russo sulla Persia del 1834. Alla caduta del ministero ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...