Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] . Ma ora la zona prescelta è il Rinascimento: qui è la roccaforte della tradizione e nulla si tocca senza un immediato ad altre letterature, dalla Grecia e dalle antiche province romane alla realtà del Medioevo latino europeo. Occorre infine dire ...
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DIOTTI, Giuseppe (Francesco Giuseppe Antonio)
Renzo Mangili
Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 1º marzo 1779 da Gaetano, bottaio, e da Elisabetta Superchi. Fu avviato alla pittura, nella piccola città [...] neoclassica. Quando il D. lasciava la mitologia o l'epica anticorepubblicana per episodi del Medioevo o del Rinascimento (si pensi anche al Giuramento di Pontida e alla Corte di Ludovico il Moro), le due prospettive, di fatto, tendevano a convergere ...
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DATI, Gregorio (Goro)
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 15 apr. 1362 - come egli stesso racconta nel suo Libro segreto, prezioso opuscolo di ricordi sulla sua famiglia e la sua attività commerciale - dal [...] non riesce a liberarsi di preconcetti e condizionamenti propri dei Medioevo: determinazione della storia da parte il Santini, "nulla del vero spirito critico che è un portato del Rinascimento". Ma più recentemente, mentre il Davidsohn ha definito ...
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GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] "potestas condendi statuta", in Statuti città territori in Italia e Germania tra Medioevo ed Età Moderna, a cura di G. Chittolini - D. Willoweit, Bologna 1991, pp. 320-322; E. Cortese, Il rinascimento giuridico medievale, Roma 1992, pp. 60, 64, 69-71 ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] des modernes", la opera del C. risente di pregiudizi classicistici, quale la netta divisione tra il medioevo barbarico e l'umanesimo-rinascita, che ne appiattiscono la dimensione storico-critica. Secondo il Ferraù, la sottintesa polemica del C. non ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] il C. collaborò, con lo Schipa, unico degli italiani, e soprattutto L'alto Medioevo, Torino 1937, primo volume di una storia più vasta La Critica, XXXIII [1935], pp. 239-40) e F. Chabod, Scritti sul Rinascimento, Torino 1967, pp. 177, 200 s. Sul ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] una delle cinque ‘fazioni istituzionalizzate’ che sin dal Medioevo si contendevano il controllo di Siena (Ascheri, 1985 226-232; M. Ascheri, Siena nel Rinascimento…, Siena 1985; Siena e il suo territorio nel Rinascimento, I-III, a cura di M. Ascheri ...
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CIVITALI, Matteo
Stella Rudolph
Figlio di Giovanni, connestabile nell'esercito di Paolo Guinigi nel 1430, nacque a Lucca il 5 giugno 1436. Fu l'artista più importante del Quattrocento lucchese ed è [...] , Di M. C., Lucca 1893; I. Supino, I pittori e gli scultori del Rinascimento nella primaziale di Pisa, in Arch. stor. dell'arte, VI Marchini-N. Rodolico, I palazzidel popolo nei comuni toscani del Medioevo, Firenze 1962, p. 61; J. Pope-Hennessy, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Coluccio Salutati
Nicola Lorenzo Barile
Accanto al disprezzo e al sospetto con cui una parte della società medievale guardava i mercanti, vi sono anche elogi sulla loro utilità. Si viene a riconoscere [...] e le arti meccaniche, già espresso da Aristotele e rintracciabile nel corso del Medioevo, ai quali non viene riconosciuta alcuna dignità e Scala, in Id., La cultura filosofica del rinascimento italiano. Ricerche e documenti, Firenze 1961, 19792, pp. 3 ...
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BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] Kultura włoska wieków średnich w Polsce (La cultura italiana nel medioevo in Polonia), Warszawa 1922, pp. 108-139; J. 1960, pp. 111-121; G. Saitta, Ilpensiero italiano nell'Umanesimo e nel Rinascimento, I, Firenze 1961, pp. 496-500; A. Kempfi, Z ...
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gonfaloniere
gonfalonière (ant. confalonière e gonfalonièro) s. m. [der. di gonfalone]. – Propr., nell’uso ant., chi portava il gonfalone, cioè l’insegna, il vessillo di una milizia, di una corporazione, ecc.; sinon. quindi di vessillifero,...
fidula
fìdula s. f. [dal lat. mediev. fidula, variante di vidula, che ha prob. lo stesso etimo di viola2 (v.); la f- forse per incrocio con fides -ium «cetra, lira»]. – Strumento musicale ad arco, diffuso nel Medioevo e nel Rinascimento, considerato...