Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] e di tipo settentrionale, relativamente alla rappresentazione dei fonemi /ʧ/ e /ʤ/ nei testi lombardi, veneti e anche emiliani fino al Rinascimentoè galloromanza, in Lo spazio letterario del Medioevo. 2. Il Medioevo volgare, diretto da P. Boitani, ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] rafforzato dalla classe sociale degli artisti, medio-bassa e non letterata, e quindi di fatto esclusa da un contatto scelti e ordinati da Gianfrando Contini, Milano, Mondadori.
Maccagni, Carlo (1996), Cultura e sapere dei tecnici nel Rinascimento, in ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] sulle altre forme di comunicazione e creatività linguistica (➔ cinema e lingua; ➔ Internet, lingua di; ➔ lingua emedia; ➔ televisione e lingua; ➔ radio e lingua). Come effetto dell’accesso a microfoni e video, e in genere alla scena pubblica ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] il Mille. L’arco storico compreso in questo celebre libro e designato come «Risorgimento» equivale a un Rinascimento più ampio, perché comprende in aggiunta il pre-umanesimo e una parte del medioevo. Ancora prima, nel 1769, il «risorgimento» in senso ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] culturali delle opzioni e/o dei movimenti tradizionalistico-conservatori succedutisi dal tardo medioevo al Novecento.
, pur eliminando alla radice le condizioni e le possibilità di rinascita di atteggiamenti o posizioni classicistiche integrali, non ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] es., è particolarmente rappresentativo circa la presenza e l’uso di tali elementi nel vocabolario colto del medioevo ( in presenza dei dittonghi ai, ei, oi.
Fino al Rinascimento il criterio di traslitterazione delle parole greche seguiva lo standard ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] nel suo insieme rappresenta l’epoca che più d’ogni altra nel Medioevo amò l’antichità classica, per questo si è potuto parlare da parte di molti storici di ‘Rinascimento del 12° secolo’.
Eloquentia e sapientia nel 13° secolo
Il Duecento, che per il ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] che chiamava sensibili (αἰσϑητά), corrispondenti alle qualità sensibili del Medioevo, Aristotele aveva inoltre distinto, nel De Anima, le q che è in larga misura alla base delle ricerche magico-alchimistiche e naturalistiche del Rinascimento, doveva ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] nel Medioevo, specialmente in Spagna, quando studiosi ebrei, tra cui emergono Yonah ibn Gianāḥ e i membri della famiglia Qimchi (12°-13° sec.), redigono le prime grammatiche ebraiche sul modello di quelle arabe. Durante il Rinascimento, dominato ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] r. deriva probabilmente dal latino rhytmus «ritmo», che nel Medioevo indicava un verso non metrico, accentato, popolare, quello cioè evoluzione
La dissociazione tra r. e poesia avvenne solo a partire dal Rinascimento, quando l’esigenza d’imitare ...
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gonfaloniere
gonfalonière (ant. confalonière e gonfalonièro) s. m. [der. di gonfalone]. – Propr., nell’uso ant., chi portava il gonfalone, cioè l’insegna, il vessillo di una milizia, di una corporazione, ecc.; sinon. quindi di vessillifero,...
fidula
fìdula s. f. [dal lat. mediev. fidula, variante di vidula, che ha prob. lo stesso etimo di viola2 (v.); la f- forse per incrocio con fides -ium «cetra, lira»]. – Strumento musicale ad arco, diffuso nel Medioevo e nel Rinascimento, considerato...