LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] langravio mira all'unione delle forze, che sola può dar loro la sicurezza, se non la vittoria. Ora, a Spira, Melantone a un certo punto ha abbandonato gli zwingliani nella vana speranza di ottenere patti più favorevoli ai luterani. Per ristabilire il ...
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Umanista e teologo norvegese (Skirdal, Sogn, 1528 circa - Bergen 1575). Studiò in Danimarca e fu anche a Wittenberg, dove subì l'influsso del pensiero di Melantone. Lettore di teologia nella scuola capitolare [...] di Bergen (1552), scrisse in danese Om Norgis rige ("Intorno al regno di Norvegia"): in quest'opera, stampata solo nel 1781, alla celebrazione delle antiche virtù del popolo norvegese e dell'antica indipendenza ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] del tempo (fu, tra gli altri, corrispondente di Erasmo e di Jacques Le Fèvre d'Étaples, di Calvino, di Bullinger e di Melantone, ma pure di Bembo e di Sadoleto), sia la sua vicinanza alle tendenze più aperte e 'liberali' della Riforma e la sua ...
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Nome latino dell'umanista tedesco Georg Schuler (Brandeburgo 1508 - Francoforte sull'Oder 1560). Studiò a Wittenberg; nel 1533 visitò l'Italia. Sposò (1536) una figlia di Melantone, al quale era legato [...] d'amicizia; fu prof. d'eloquenza (1538) a Francoforte sull'Oder, quindi (1544) rettore della nuova univ. di Königsberg; nel 1555 ritornò a Francoforte sull'Oder, e svolse per incarico del duca di Brandeburgo ...
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Nome umanistico del teologo e polemista Friedrich Stapellage (Osnabrück 1512 - Ingolstadt 1564). Studiò a Padova, poi, ritornato in Germania, si convertì al luteranesimo per influsso di Melantone, e fu [...] chiamato all'università di Königsberg come professore di teologia. Combatté W. van Voldersgraft per una certa sua propensione all'anabattismo, e in seguito polemizzò contro la teologia di A. Osiander. ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1586 - Rostock 1629), nipote di Paul; prof. di teologia a Rostock (1614), per influsso dello zio sostenne vivacemente l'indirizzo biblico dei discepoli di Melantone dedicandosi [...] all'esegesi dei testi sacri. Pur attenendosi fondamentalmente in questa indagine alle basi filologiche, non negò il valore etico-religioso della Scrittura; tuttavia l'esplicita libertà con la quale, nelle ...
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Collezionista e antiquario (Londra 1805 - Buckfastleigh Abbey 1861); continuando l'attività del padre Samuel (1771-1842), s'interessò soprattutto di incunaboli e manoscritti. Studiò gli autografi di Melantone [...] e di J. Milton e pubblicò (1858) i Principia typographica, fondamentali per gli studî della xilografia. La sua casa di vendite mise all'asta importantissime collezioni, fra cui le biblioteche di W. Beckford, ...
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Scrittore e pubblicista polacco (Wolborze, Sieradz, 1503 - ivi 1572). Proveniente dalla piccola nobiltà, studiò all'accademia di Cracovia (1517-22). Viaggiò in Germania, dove conobbe Lutero e Melantone; [...] seguì il diplomatico Hieronim Łaski in Ungheria e in Turchia. Rientrato definitivamente in patria nel 1541, fu dapprima segretario di Sigismondo Augusto, poi wójt (rappresentante della comunità di fronte ...
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Teologo protestante (Stargard 1527 - Greifswald, Pomerania, 1595), prof. a Greifswald di grammatica e retorica, quindi (1552) di teologia, e (1557) sovrintendente generale. Nella polemica fra L. Osiander [...] e Melantone fu dalla parte di quest'ultimo; rifiutò la firma della formula di concordia; nella questione della Comunione si oppose decisamente ai riformati. Il regolamento dato da lui alla sua Chiesa (1563) servì all'edificazione della Chiesa di ...
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Umanista tedesco (Niederzell 1528 - Heidelberg 1560), detto Secundus per distinguerlo dallo zio omonimo (1502-1567). Studiò medicina a Marburgo e poi discipline umanistiche a Wittenberg sotto Camerarius [...] e Melantone. Dal 1557 fu prof. a Heidelberg. Fu fra i migliori poeti in latino del suo secolo; riprendendo volta a volta da Tibullo, Ovidio, Catullo e Orazio, scrisse elegie, carmi ed egloghe (Elegiarum liber et carminum libellus, 1551), in cui si ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).