BRACCETTO, Michele
Gerghard Rill
Nacque in data imprecisata a Pordenone ed è noto solo per un presunto tentativo di riconquistare Melantone alla Chiesa cattolica negli anni 1537-1539.
Nel novembre del [...] Cervini due lettere dello stesso tenore: una persona di sua fiducia l'avrebbe avvertito che era caduto in disgrazia presso Melantone e il duca di Sassonia per certe calunnie diffuse contro di lui; se teneva alla vita non doveva più mettere piede ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] e il Campeggi.
Visto che Lutero, il quale era stato messo al bando dall'Impero, non poteva partecipare alla Dieta, Melantone si era assunto il compito di rappresentare ad Augusta la causa protestante dal punto di vista teologico. In lui, come in ...
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RADINI TEDESCHI, Tommaso
Dagmar von Wille
RADINI TEDESCHI, Tommaso (Thomas Placentinus, de Placentia, Rhadinus Todischus). – Nacque a Piacenza il 15 marzo 1488 da un’antica famiglia nobile oriunda svizzera.
Entrò [...] in Italia, XXIV (1970), p. 63; A. Scarpellini, T. R.T. O.P. e la sua polemica con Lutero e Melantone, in Ravennatensia, III, Atti dei Convegni di Piacenza e Modena (1969-1970), Cesena 1972, pp. 273-286; W. Klaiber, Katholische Kontroverstheologen ...
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MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] con fra Girolamo da Melfi). In questo frangente il M., in seguito alla meditazione sulla Sacra Scrittura, oltre che sulle annotazioni di Melantone sopra s. Matteo e su alcune opere di Lutero, tra cui il commento all'Epistola ai Galati di s. Paolo, si ...
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MARESIO, Giulio
Vittorio Mandelli
– Nacque a Belluno nel 1522 da una famiglia con solida posizione economica e bene inserita nella vita culturale cittadina.
Ebbe almeno tre fratelli: Francesco, il più [...] e religiosa (Comel, pp. 157-163).
Le letture di testi ereticali, in particolare opere di Martin Lutero e Filippo Melantone, per quanto si può dedurre dal memoriale citato, s’intensificarono durante gli anni universitari a Padova (1540-50). Confidando ...
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THIENE, Giulio
Giorgio Caravale
– Nacque a Vicenza il 4 novembre 1502 da Antonio. Nulla è noto per quanto riguarda la madre.
Nel 1530 compare come figura di spicco di una delle molte «congregazioni» [...] rampolli delle migliori famiglie, distribuendo riassunti di scritti di Erasmo da Rotterdam, Martino Lutero, Huldreich Zwingli, Filippo Melantone. Allievi di Morato furono, oltre a Giulio Thiene e a suo fratello Brunoro, anche Alessandro e Giulio ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] a credere "che non habiamo libero volere et arbitrio" e "le imagine essere soverchie della Giesia". Lesse opere di Lutero, Melantone e Calvino procurategli da due amici, anch'essi medici, e altri libri, quali le Prediche di Bernardino Ochino e Giulio ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] , a Gianfrancesco Scottoni, Giuseppe Maria Pujati ed Ugo Foscolo.
Appena venticinquenne, scrisse un commento alle opere di Melantone, Beza, ed Erasmo, autori non graditi ai superiori vallombrosani, i quali dovettero letteralmente sobbalzare vedendo l ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] si dedicò non soltanto allo studio della filosofia aristotelica, ma anche all’approfondimento degli scritti di Erasmo, di Melantone e di Lutero. Sollecitato dall’elezione di Alessandro Farnese al soglio pontificio e dalla ventilata convocazione del ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] fissa dimora nella città degli Amerbach, ma si portò con continui spostamenti a Zurigo e a Worms, dove conobbe Melantone; non trascurava di arricchire la biblioteca, ottenendo dall'Amerbach alcuni autografi di Erasmo, e dal "praeceptor Germaniae" un ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).