CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] e il Campeggi.
Visto che Lutero, il quale era stato messo al bando dall'Impero, non poteva partecipare alla Dieta, Melantone si era assunto il compito di rappresentare ad Augusta la causa protestante dal punto di vista teologico. In lui, come in ...
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MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] con fra Girolamo da Melfi). In questo frangente il M., in seguito alla meditazione sulla Sacra Scrittura, oltre che sulle annotazioni di Melantone sopra s. Matteo e su alcune opere di Lutero, tra cui il commento all'Epistola ai Galati di s. Paolo, si ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] fissa dimora nella città degli Amerbach, ma si portò con continui spostamenti a Zurigo e a Worms, dove conobbe Melantone; non trascurava di arricchire la biblioteca, ottenendo dall'Amerbach alcuni autografi di Erasmo, e dal "praeceptor Germaniae" un ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] raccolta a Bergamo sull'indirizzo romano ove si era rifugiato lo stesso libraio servì a rievocare la scoperta dei testi di Melantone e del G., che ormai era deceduto da più di due anni. Sorte paradossale dunque, quella del G., di essere classificato ...
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ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] fuori del suo ambito naturale e, senza nominarli, critica le posizioni di Lutero e approva gli sforzi conciliatori di Melantone.
Inizialmente l'opera doveva essere pubblicata in Germania. Nel 1538 il nunzio Giovanni Morone la consegnò a Bautzen al ...
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CRIVELLI, Melchiorre
Agostino Borromeo
Nacque nel 1486, probabilmente a Milano. In quale anno, e dove, abbia vestito l'abito domenicano, quali siano stati i suoi studi e i primi incarichi ricoperti [...] 46 voci, compaiono, oltre alle opere di autori più antichi, come Hus e Wycliffe e ai primi lavori conosciuti di Lutero, Melantone ed Ecolampadio, anche il Catechismus di Calvino - e cioè, più esattamente, la Instruction et confession de foy - la cui ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Pallavicini il tribunale possedeva, come prova dell'eterodossia del C., l'autografo di un volgarizzamento di un'opera di Filippo Melantone (donde il sospetto che all'interno della famiglia ci fosse stato un delatore). Il Muratori mise poi in dubbio l ...
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DELLA VOLTA, Gabriele
Matteo Sanfilippo
Nacque nel 1468 probabilmente a Venezia, come indicherebbe il soprannome di "Venetus". Nulla si sa della sua infanzia e della sua giovinezza: secondo alcune fonti [...] il D. tentò infine di raggiungere Lutero stesso con un messo, ma questi poté parlare soltanto con A. Carlostadio e F. Melantone: a questo punto finirono i tentativi del D., mentre proseguiva la crisi dell'Ordine in Germania.
Negli stessi anni il D ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] greci, latini e volgari e ai classici greci e latini, fanno spicco opere grammaticali e retoriche di Erasmo e di Melantone (e anche teologiche di Erasmo), testi commentati e annotazioni del Verini, dello Zeffi e di Piero Vettori, e vari libri ...
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ASSELINEAU, Pierre
Gaetano Cozzi
Medico francese, nato ad Orléans, da Giovanni e Maddalena Hermont, vissuto per buona parte della sua vita a Venezia. Non si conoscono né la data della nascita né quella [...] gli indugi e di passare a un'azione aperta: s'irritava col Sarpi per la sua prudenza, e lo paragonava a Melantone; gli preferiva la spericolatezza di fra, Fulgenzio, che gli ricordava invece Lutero. Dal 1610, quando si accorse che le speranze d ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).