Cecchi, Dario
Alessandro Cappabianca
Costumista e scenografo cinematografico, nato a Firenze il 26 maggio 1918 e morto a Roma il 16 settembre 1992. La pittura, cui si dedicò con passione, costituì un [...] … e gli altri (1966). Dopo un'esperienza televisiva per L'Odissea di Franco Rossi (1968), C. tornò a una sorta di melodramma, ma in chiave ironica, con La Tosca (1973) di Luigi Magni, che può essere considerato il suo ultimo lavoro significativo. La ...
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(App. IV, I, p. 765)
Drammaturgo e regista teatrale e cinematografico tedesco, morto a Monaco di Baviera il 10 giugno 1982. Come regista e autore cinematografico proseguì il suo cammino personalissimo [...] all'estero e considerato una delle migliori espressioni del Nuovo cinema tedesco: film chiave della sua produzione, melodramma con punte sarcastiche, metafora dichiarata della Germania del dopoguerra; Berlin Alexanderplatz (1980), film televisivo in ...
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Compositore e autore drammatico, nato a Bordeaux il 7 febbraio 1778; morto a Parigi il 18 dicembre 1858. Studiò il violino con Kreutzer e composizione, fra altri, col Méhul. Fu per molti anni direttore [...] al Théatre Français nel 1831, trasse dal momento politico grande voga; poi, in collaborazione, qualche altra commedia e melodramma. Un suo dramma Les Milanais ou les Carbonari non poté essere rappresentato per divieto della censura. Lasciò morendo ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] recita al San Luca Ifigenia in Tauris di Pier Jacopo Martello (134). Nel 1715 l'attore stesso adatta ad uso comico il melodramma di Zeno-Pariati Sesostri, senza la musica; è un omaggio a due poeti ammirati, ma è anche un segno dell'importanza che ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] recita al San Luca Ifigenia in Tauris di Pier Jacopo Martello (134). Nel 1715 l’attore stesso adatta ad uso comico il melodramma di Zeno-Pariati Sesostri, senza la musica; è un omaggio a due poeti ammirati, ma è anche un segno dell’importanza che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento gli spettacoli "minori" – quali la pantomima, il circo, il varietà [...] commedia, secondo le regole dello spettacolo circense. D’altra parte un rapporto ambiguo lega il circo anche al melodramma: se confrontati alle esibizioni di acrobati e cavallerizzi, arie e duetti possono infatti essere visti come numeri di abilità ...
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LUZZI, Luigi
Francesco Izzo
Figlio di Francesco e di Rosalba Rossi, nacque a Olevano di Lomellina il 27 marzo 1828. Dopo la morte del padre si stabilì nella vicina Mortara presso i nonni materni. Suo [...] scrittura vocale, che impone talora un discreto impegno all'interprete. Il L. era evidentemente a conoscenza delle tendenze del melodramma italiano del suo tempo, a cominciare dalle opere di G. Verdi, e ciò si riflette in numerose composizioni. È ...
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BELLASPICA (Bellaspina), Francesco
Paolo Veronese
Della vita avventurosa del B. è difficile stabilire elementi precisi, se si eccettua la tuttora parziale documentazione della sua presenza come contralto [...] '8 ott. 1765, con cui - tenuto conto della precaria situazione economica e delle difficoltà di sostenere la concorrenza del melodramma - si decise una riduzione dell'organico della cappella, ma in parte anche a causa del suo contegno indisciplinato e ...
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MAZZOCCHI, Domenico
Romolo Giraldi
Compositore, nato a Civita Castellana (Viterbo) l'8 novembre 1592, morto a Roma il 20 gennaio 1655. Datosi alla carriera ecclesiastica, compì a Roma gli studi iniziati [...] , con i quali rimase fino alla morte. Il M. fu forte contrappuntista e appassionato madrigalista; liberò il melodramma dalla rigidità letteraria dei Fiorentini, riducendo al minimo il recitativo e intramezzandolo con arie, canzoni, ritornelli, danze ...
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VITTORI, Loreto
Romolo Giraldi
Cantore (sopranista evirato), poeta e compositore, nato a Spoleto nel 1604 (secondo G. Tebaldini, in Archivio musicale della Cappella Lauretana, 1921, il V. sarebbe nato [...] di oratorî (S. Ignazio di Lojola e Il pentimento della Maddalena) segue le orme del Carissimi.
Bibl.: A. Solerti, Albori del melodramma, I, Palermo 1904; K. A. Rau, L. V., Monaco 1913; H. Prunières, L'Opéra it. en France avant Lully, Parigi 1913 ...
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melodramma
s. m. [comp. di melo-1 e dramma1] (pl. -i). – 1. Dramma interamente cantato con accompagnamento strumentale. La parola, in uso soprattutto nel sec. 19° (prima si diceva dramma musicale), è oggi generalmente sostituita in questo...
melodrammatico
melodrammàtico agg. [der. di melodramma] (pl. m. -ci). – 1. Del melodramma: spettacolo m.; costituito da melodrammi: la produzione m. del Metastasio. 2. Più spesso (con riferimento al sign. 3 di melodramma), esagerato, teatrale,...