Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] , Hermann; 1899, Cremer); a W.H. Nernst, che nel 1899 fornì le basi chimico-fisiche al concetto di potenziale di membrana; a J. Bernstein (1839-1917), che nel 1902 propose una completa e formale teoria della propagazione dell’eccitamento come un’onda ...
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Bocca
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
Anita Sama
La parola bocca deriva dal latino bucca, che significava originariamente "guancia" e passò poi a indicare la bocca, soppiantando in questo significato [...] all'interno dell'embrione sino a entrare in contatto con l'entoderma, separato da questo da una membrana, la membrana buccofaringea, che viene successivamente riassorbita. A questo punto, l'intestino embrionale, rivestito di entoderma, comunica con l ...
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Nell’uomo, parte prominente del volto, che protegge la mucosa olfattiva e fornisce una specie di vestibolo alle vie aeree superiori. Analogamente di animali, parte del muso in cui s’aprono le narici.
Anatomia [...] del n. si distingue anzitutto un’impalcatura, costituita da vari segmenti ossei e cartilaginei tenuti insieme da una membrana fibrosa; alla sua formazione concorrono le due ossa nasali e i processi frontale e palatino del mascellare superiore ...
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Conteggio al microscopio delle cellule contenute in un liquido organico: si ottiene con apparecchiature elettroniche che registrano le variazioni di conduttività al passaggio di singole cellule in soluzione [...] . L’applicazione di anticorpi monoclonali fluorescenti ha permesso, nei sistemi di c., di indagare sulle caratteristiche di membrana dei linfociti. Un progresso nello studio delle cellule è stato possibile grazie all’uso di fluorocromi associati ad ...
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Biologia
In embriologia e anatomia, sinonimo di piega usato per indicare un sollevamento o un ispessimento di un tessuto.
P. (o pieghe) amniotiche (anteriore, laterali e posteriore) Ripiegature dell’area [...] neurale e accrescendosi finiscono per saldarsi formando il tubo neurale.
P. semilunare Rudimento della terza palpebra o membrana nittitante: tipica di alcuni squali, degli Anfibi, dei Sauropsidi; nei Primati antropomorfi è immobile e limitata all ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] sonori. I migliori specialisti, come E. Huschke e J. Hyrtl, avevano solo fatto conoscere l'esistenza, nella lamina spirale membranosa, di "una o più serie di corpuscoli irrregolari e giallastri". Sotto l'occhio del C. questi corpuscoli informi si ...
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CTL (Cytotoxic T lymphocytes)
Guido Poli
Una delle classi di cellule del sistema immunitario. Il nostro sistema immunitario è formato da diversi tipi di cellule dotate della capacità di uccidere e lisare [...] . La prima – ritenuta la più importante – è il rilascio di perforina, una molecola idrofobica in grado di assemblarsi nella membrana della cellula bersaglio e di formarvi un poro che, di per sé, rappresenta già un meccanismo di danneggiamento e morte ...
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antagonista
Farmaco o sostanza attiva sul sistema nervoso, in grado di inibire la trasmissione sinaptica bloccando l’attività dei recettori postsinaptici. Tali molecole agiscono da antagonisti diretti [...] , e inibisce l’apertura del canale ionico. Qualora gli antagonisti si leghino agli specifici autorecettori posti sulla membrana del neurone presinaptico, essi bloccano gli autorecettori e impediscono che il flusso di neurotramettitore si interrompa ...
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Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, [...] circolatorio dalle plasmacellule, e i recettori delle cellule T (TCR), che si presentano solo nella forma legata alla membrana. Mentre gli anticorpi riconoscono l'antigene nella sua forma nativa, i TCR lo riconoscono solo quando esso si trova ...
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Virus
Ferdinando Dianzani
Guido Antonelli
Il termine virus (dal latino virus, "veleno") indicava originariamente la sostanza nociva (tossina) responsabile di una malattia oppure il microrganismo produttore [...] cellulare, per endocitosi all'interno di vacuoli citoplasmatici o, per fusione dell'involucro pericapsidico del virus con la membrana citoplasmatica cellulare. Una volta che il virus, o una sua parte, sia penetrato all'interno della cellula, l ...
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membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza della superficie sullo spessore e avente...
membranoso
membranóso agg. [dal lat. tardo membranosus]. – Che è costituito da una membrana o da membrane: le parti m. del corpo umano; gli organi m. di una pianta. Che ha aspetto di membrana: struttura membranosa.