GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] il quale, oltre a portare atermine il già ricordato De di Alfonso d'Aragona, la lunga vicenda della successione al trono P. Marchi, S. G. da C. a Verona nella memoria dei contemporanei, ibid., pp. 89-97; M.A. Buscemi, Il trattato "de breve doctrina" ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] nella memoria collettiva delle masse romane, la misura in cui essi riuscivano a soddisfare poveri sotto il papa Borghese. Esso ebbe termine con il raccolto dell'anno 1617 che Bianca, l'8 novembre 1620, venne alungo festeggiata da P., il cui stato ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] uomini dotati di gran memoria (Roma 1815), e preromantici, presentò il suicidio in termini diversi dal Bruto minore. Lo stato d a Roma.
Il L. aveva rinunciato all'aspirazione alungo coltivata - per la quale chiese aiuto allo zio, a Perticari e a ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un terminea quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] 'altra, trascritte o apprese amemoria, rimaneggiate, combinate insieme.
Per se stesso, il terminea quo della fine di dicembre 546 non ha a che fare con un termine ad quem 547 (21 alla scansione classica alunghe e a brevi, ma a quella per accenti ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] stato domenicano o fosse rimasto alungo allo stato laico; ma ne deve concludere che i lavori terminati nel 1520, forse senza la Due sillogi epigrafiche urbane del secolo XV, in Memorie della Pontificia Accademia romana di archeologia, I (1923), ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] che è energico e forte piace più alungo, ed è proprio delle anime volgari stimare lettura, pena la scomunica, ne trascrisse amemoria tutte le note. Il viaggio proseguì si sentì offeso e umiliato e al termine di un acceso colloquio con l’arcivescovo ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] stesso dicono nobile: il termine nobile indica uno status fluido, legato a un prestigio familiare di lunga data e a un buon livello economico lo studio e la scrittura, che permette che la memoria di un uomo sopravviva alla sua morte e soprattutto ...
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Gregorio XIV
Agostino Borromeo
Niccolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombarda, l'11 febbraio 1535 da Francesco e Anna Visconti.
La sua nascita avvenne prematuramente: questa circostanza, secondo [...] 15 settembre, al termine di un conclave durato una settimana. Ma Urbano VII non doveva vivere alungo: morì infatti , decise di promuovere una nuova edizione che, a salvaguardia della memoria del defunto pontefice, sarebbe stata pubblicata sotto il ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] sue competenze giuridiche, come nel processo alla memoria di Bonifacio VIII o, in seguito, al teologi la questione riformulata in altri termini, ossia se fosse eresia negare più alungo in Italia, l'imperatore risalì verso Nord abbandonando a Pisa l ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] un territorio tende a mitizzarne uno, ne fantastica, vi ancora la memoria, spesso lotta per ha maggiori probabilità di essere vissuto in termini negativi, come fonte di minaccia e stata costruita e ha trionfato alungo la modernizzazione occidentale (v ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...