TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] a una sola navata coperta da volta a botte, e nelle cappelle laterali della chiesa superiore, anch'essa a -, a fornire le chiavi di lettura del monumento M. Grondona, Una città e la sua memoria. Todi nell'invenzione iconografica e nella figura d ...
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SINAGOGA
D. Di Castro
Nella cultura ebraica, la s. è un luogo di preghiera, ma anche un centro politico, sociale, amministrativo, di riunione e di istruzione: quest'ultima funzione è tanto importante, [...] interno solo per la lettura; in seguito si era limitata si trovava a volte una sola s., mentre più memoria dei luoghi, Palermo 1994; P. Galterio, La presenza ebraica a Roma dalle origini all'impero. Sinagoghe, in Arte ebraica a Roma e nel Lazio, a ...
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TRANI
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Turenum)
Cittadina pugliese sulla costa adriatica a N-O di Bari, fondata, secondo una leggenda, da Tirreno, figlio di Diomede, e ricostruita, secondo la tradizione, [...] sola cattedrale (Ronchi, 1988). T. fu sede vescovile agli inizi del sec. 6° (Lanzoni, 1927). Alettura del mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto, BISI 80, 1968, pp. 213-256; A. Venditti, Architettura a storia dell'arte in memoria di M. Rotili ...
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OTRANTO
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Hydruntum)
Cittadina della Puglia, in prov. di Lecce, attraversata dal torrente Idro e ubicata su un'insenatura della costa salentina, sulla sponda occidentale del [...] fiume Idro a N e nella valle delle Memoriea S - alcune 12° un parekklésion, piccolo edificio absidato a una sola navata, con funzioni funerarie, come 208; C. Settis Frugoni, Per una lettura del mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto, ...
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DUCATI, Pericle
Nicola Parise
Nacque a Bologna l'ii luglio 1880 in una famiglia di origine trentina, da Angelo, avvocato, e da Efisa Mazzetti. Compiuti gli studi classici, si laureò in lettere nell'ateneo [...] dovevano essere divulgativi e di facile lettura, e, al tempo stesso, articolati la considerazione della "sola esteriorità formale" e la Studi etruschi, XIX (1946-47), pp. 395 s.; G. A. Mansuelli, In memoria di P. D.: 1880-1944, Bologna 1946; Id., P. ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] anche se ridotti a una sola figura (L' , II [1927], 4, pp. 20 s.; in La Lettura, 1ºmaggio 1927, pp. 363-368; inoltre G. Fogolari Nicodemi, Il "dono" di C. Grassi al Comune di Milano in memoria del figlio Gino, Milano1962, pp. 49 s.; R. De Grada, ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] programma non provenisse da una sola fonte o da una rosa a coppie o gruppi familiari, divisi al centro da una targa.
Come per ogni altro elemento della Volta, per la lettura tra le figure più misteriose e memorabili della Volta. Venti in tutto ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] m. per giunta è a colori, appare su tutti i muri, permette una lettura rapida o una persuasione paesi, con la sola ovvia variazione delle scritte, quasi a conferma di una cultura 1989; Immagini in movimento, memoria e cultura, Catalogo della mostra ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] gerarchia dei valori di lettura, che risultano indispensabili al risultato finale.
E. Boubat (n. a Parigi nel 1923) si autore di importanti r. degli anni Cinquanta e Sessanta; memorabile la sua testimonianza della rivolta ungherese del 1956, in cui ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] scuotere il linguaggio e la lettura d'uso abituale. A volte i caratteri di stampa , come quando si vuol dare proprio la sola idea di una possibilità di narrare [...]. In all'anacronismo, alla pittura della memoria - ha guardato al superamento dei ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...